Milan, ci sono Leao e Hernandez a scacciare la depressione

La sconfitta con l’Inter non cancella le ottime prove dell’attaccante e del terzino. In rampa di lancio pure Bennacer. Ma ora tocca ora a Giampaolo valorizzare il mercato

In casa Milan, nell’immediato, il difficile è non farsi travolgere da malumore, depressione e cattivi pensieri. Il popolo rossonero è uscito dal derby con una sensazione di impotenza e con la paura di aver imboccato la strada che porta a un’ennesima stagione anonima. Dubbi su tutto, in particolare sull’allenatore e sul mercato in generale.

Raggi di sole

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Certo, il bottino finora è poca cosa: due sconfitte in quattro gare e sei punti risicati contro Brescia (in casa) e Verona (fuori), avversari non certo irresistibili. Eppure, nell’ambito del deludente derby di ieri, non vanno ignorati almeno un paio di raggi di sole capaci di squarciare il cielo plumbeo che al momento intristisce il pianeta Milan. Sono infatti confortanti gli impatti di Rafael Leão e Theo Hernandez. Anzi, l’impressione è che Boban, Maldini e Massara abbiamo centrato colpi pesantissimi nella costruzione di un progetto tecnico che nel breve-medio periodo deve mettere d’accordo risultati e bilancio. Ebbene, all’esordio da titolare, Leão ha mostrato tecnica, velocità, potenza e personalità da predestinato. Il talento portoghese, 20 anni, ieri sera non ha evidenziato la minima timidezza al cospetto di un monumento come Diego Godin. Sue le iniziative più pericolose, suo l’assist al bacio sprecato (di testa) da Piatek. Leão è un jolly là davanti, può giocare esterno, centravanti o seconda punta, e ha margini di miglioramento mostruosi. A livello di caratteristiche generali ricorda non poco Mbappé. Confortante, poi, anche il rientro di Theo Hernandez dopo la lunghissima assenza per infortunio. Il 21enne terzino sinistro francese è giocatore di spessore, con una Champions già in bacheca (ai tempi del Real Madrid). A Milano cerca il definitivo salto di qualità sotto tutti punti di vista, anche mentale. In precampionato si era subito presentato con la testa giusta e contro l’Inter ha colpito un palo, regalando una ventina di minuti brillanti, spavaldi e di qualità.

Ora gli altri

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Insomma, a Giampaolo il compito di trovare velocemente la quadra e di valorizzare un mercato estivo che non sembra poi così male. In rampa di lancio, oltre a Duarte e Rebic, c’è infatti anche Ismael Bennacer, 21enne centrocampista centrale, miglior giocatore della Coppa d’Africa appena vinta con la sua Algeria.

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