BOLOGNA – “Saputo? Ci siamo parlati. Ci rivedremo prima che torni in Canada. Oggi ci concentriamo sulla partita”. Lo ha dichiarato il tecnico del Bologna, Sinisa Mihajlovic, alla vigilia della gara con il Torino: “Ho due anni di contratto, c’è tempo per tutto; con società, giocatori e tifosi sto bene. Vedremo cosa succederà ma non dipende solo da me”. In vista del prossimo match “Tomiyasu è fuori, non sappiamo quando torna”, annuncia il tecnico: “Antov? Gioca, vi fidate? Lui e Soumaoro possono andare bene, sono giocatori del Bologna. A oggi non so ancora se Antov può servire per il futuro, non l’ho visto abbastanza, ma ha buone credenziali. Nelle partite rimanenti bisogna fare più punti possibile e vedere all’opera chi ha giocato meno”. Sulla prossima avversaria questo il pensiero di Mihajlovic: “Torino più forte dello Spezia? E’ più forte anche del Bologna, ha giocatori per lottare per l’Europa. Poi può capitare l’annata storta, come è capitato al Cagliari. Noi dovevamo restare fuori della mischia: è positivo esserne sempre restati fuori. Salviamoci prima possibile, mancano 21 punti e possiamo raggiungere altri obiettivi. Ma prima arriviamo a 40 punti cercando di migliorare sempre quanto fatto in passato”.
“Superlega? E’ una brutta cosa”
Non piace a Sinisa Mihajlovic la Superlega di cui tanto si discute e che potrebbe cambiare gli scenari del calcio conosciuto sino ad ora. “In questi giorni ho pensato più a Belotti che alla SuperLega – spiega l’allenatore serbo in vista della gara con i granata – ma secondo me è una cosa brutta, non la condivido, perché toglie la possibilità alle piccole di battere le grandi”. Secondo il tecnico del Bologna, viene meno l’aspetto della favola nel calcio: “il Leicester non potrà mai rivincere scudetto, il suo percorso senza le big non avrebbe lo stesso fascino. Non facciamo i falsi moralisti: sicuramente la SuperLega è una questione di soldi, tutti questi club sono indebitati. Se piace vincere facile – chiosa Sinisa – vadano a farsi il loro campionato. Ma penso che i tifosi non condividano e io neppure”.