Mihajlovic: “Inferiori all’Inter anche al completo, ma il Bologna darà tutto”

Il tecnico si ritrova una formazione decimata a causa del Covid: “Senza Medel perdiamo molto, ma altre squadre stanno peggio. Djokovic? Se lo hanno invitato ci sarà un motivo”

Dal nostro inviato Matteo Dalla Vite

5 gennaio – Casteldebole (Bo)

La giornata pre Bologna-Inter parte con altri 4 positivi: Medel, Vignato, Van Hooijdonk e Santander. Sinisa Mihajlovic non ne ha 12 fra colpiti dal Covid, infortunati (“Schouten dovrebbe tornare qui fra una-due settimane” racconta il connazionale Dijks) e assenti per la Coppa d’Africa. “Buon anno a tutti – prova a sorridere il tecnico del Bologna – non è cominciato bene: non c’è mai fine al peggio… Ho sempre detto che il nostro gruppo è ambizioso e positivo, ma che tutto questo diventasse virale no… Meglio scherzare va’: come dico ai ragazzi la vita non si vive senza problemi ma nonostante i problemi. Altre squadre stanno peggio: in questi giorni sono l’allenatore più pagato al mondo perché alleno tanti Primavera… Noi prepariamo la gara con l’Inter e la giochiamo: a parte che ogni mattina devi provare qualcosa di diverso dal giorno prima, saremo undici contro undici e sono convinto che quelli che giocheranno faranno belle cose. Saremmo stati inferiori all’Inter anche se non fosse mancato nessuno, di certo non avremo molti cambi ma quelli che ci sono daranno tutto. Le gare dopo le soste sono strane, poi dobbiamo vendicare i sei gol dell’andata… Chi giocherà al posto di Medel? Senza di lui perdiamo ovviamente molto, probabilmente ci sarà qualche sorpresa, vedremo sperando non ci siano altri positivi”.

Mercato e Djokovic

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Mihajlovic, poi, affronta il tema dell’andare avanti o no col campionato. “Io penso sempre positivo, sono ottimista ma anche realista: vedo che altri sport li hanno fermati, tipo pallacanestro anche se sono al chiuso, il problema è nei calendari, non ci sono date… Non so cos’è meglio, se fermarsi o giocare: io la preparo la gara come se fosse tutto normale. Se gioca Orsolini? Non penso che sia solo per lui un’occasione importante: lo è per tanti altri. L’occasione è importante, anche per cambiare un po’ di gerarchie. Il mercato? Io alleno i giocatori che la società mi mette a disposizione, dovete parlare col club. In questo momento non è il mio pensiero principale, abbiamo due partite in cinque giorni: mi concentro lì per ora. Se, a parte la volontà dichiarata di van Hooijdonk, qualcuno è venuto a dirmi di voler andare via per giocare? Nessuno. Il caso-Djokovic? So che lui è contro i vaccini però se l’hanno invitato ci sarà un buon motivo, probabilmente se fosse stato il numero 100 al mondo non l’avrebbero chiamato… Non so le regole là, so che per il tennis è giusto che ci vada”.

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