Michele, messaggio per Gattuso: “La sclerosi non mi ha fermato. In piedi grazie a te”

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Michele a Gattuso: “La sclerosi non mi ha messo KO”

“Il calcio è volgare”, “il calcio è immorale”. Si parla tanto di questo sport – spesso a sproposito – e del giro d’affari che governa. Eppure, secondo il parere di chi scrive, analizzare il fenomeno solo da questo punto di vista è una visione limitante, per non dire volgare.  A queste persone vorremmo dire che se è certo che “l’azienda Calcio” ha tanti problemi da risolvere, è altrettanto vero che i giocatori, “novelli eroi”, possono dar forza a chi soffre e vive lontano dai riflettori. Spesso ci aspettiamo il meglio da loro perché, piaccia o meno, i calciatori sono degli esempi nel bene o nel male. Anche se può sembrare esagerato, il calcio – per le emozioni che è in grado di dare – può essere il viatico di un’esistenza più serena.

Michele a Gattuso: “Sei il mio idolo, grazie a te sono ancora in piedi!”

Oggi vi raccontiamo la storia di un grande appassionato. Il suo nome è Michele, tifa Milan e viene da Barletta. Purtroppo nel 2006 Michele si ammala di sclerosi multipla, una patologia molto delicata che tuttavia, non ha mai intaccato il suo amore per il football e per mister Gattuso. Ebbene sì, l’idolo di Michele è proprio Gennaro Gattuso, ex campione del Milan nonché attuale tecnico del Napoli. Michele ha un sogno: vorrebbe incontrare il suo mito di sempre ed è per questo che noi abbiamo preso “in carico” la sua richiesta. Il video in allegato vale più di mille parole. Ecco un sunto del messaggio del tifoso:

RESTA SEMPRE AGGIORNATO!

“Oggi per me è un giorno da segnare sul calendario. Sto avendo la fortuna di parlare con te che sei sempre stato il mio mito. Il Milan è la mia squadra del cuore, guarda la mia maglia. L’ho messa al contrario come facesti tu nel 2003 dopo aver vinto la Champions a Manchester. Rino, anche io ho giocato a calcio come te. Anche io indossavo la casacca numero otto! Poi è arrivata la sclerosi multipla, ma non mi ha messo KO. Tu sei stato per me una fonte di ispirazione nella vita, sei il mio mentore e non solo nel calcio. Tu sei la mia forza, se io oggi sono ancora in piedi devo dire grazie a te!”

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