Mertens, gol e rilancio: “Non siamo ancora ai livelli del Napoli di Sarri, ma…”

Il belga dopo l’1-1 in Olanda: “Questa squadra deve capire che è forte e deve voler vincere tutte le partite. Il Napoli del 2018? Difficile dire se siamo oggi più forti. Stiamo ancora cercando il modo di giocare, stiamo cambiando un po’ il modulo e ci sono giocatori nuovi”

Maurizio Nicita @manici50

4 dicembre – NAPOLI

Ciro è tornato: tre gol nelle ultime 4 gare e forse non è un caso sia capitato in questo periodo: senza Osimhen e più vicino alla porta. Ma Dries Mertens è uomo squadra e va oltre, facendo anche autocritica per la mancata vittoria in Olanda, che resta un tabù per il Napoli.

LE DICHIARAZIONI

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“C’è stata una seconda occasione in cui potevo fare meglio. Se avessi realizzato il 2-0 sarebbe stato diverso. Sono cose su cui dobbiamo lavorare”. Sa benissimo, l’attaccante belga, che Gattuso non è soddisfatto dalla prestazione: “Il mister si arrabbia perché avevamo l’occasione di vincere, poi pareggiamo ed è un peccato. Stiamo ascoltando tutti i suoi insegnamenti, in tutto e per tutto. Ci manca poco, la squadra sta lavorando bene e segue lo staff tecnico. Stiamo facendo bene, dobbiamo continuare così”, ha detto ai microfoni di Sky.

INSEGUENDO SARRI

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Il Napoli cresce, seppur con qualche difficoltà. E il paragone che scaturisce è quanto sia forte rispetto a quello del 2018 di Sarri che sfiorò lo scudetto con 91 punti, Mertens è cauto: “Difficile dire se siamo oggi più forti. Stiamo ancora cercando il modo di giocare, stiamo cambiando un po’ il modulo e ci sono giocatori nuovi. Peccato che Osimhen si sia fatto male perché è molto forte per il futuro. Quando mancano questi calciatori non puoi lavorare sul sistema di gioco per il futuro. Ma ad esempio contro la Roma abbiamo fatto bene, anche col Milan abbiamo dominato, poi Ibra ha fatto quei gol. In Europa League siamo primi in un girone difficile, quindi credo che stiamo facendo bene. Questa squadra deve capire che è forte e deve voler vincere tutte le partite”. Sul proprio ruolo non si fossilizza: “Ormai non lo so più bene qual è il mio. Ma mi sto divertendo perché giochiamo il calcio che mi piace, con la palla. Ho fatto tre gol in quattro partite e sono contento così, posso aiutare la squadra”.

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