Masiello, l’uomo che cadde e si rialzò. E che viaggia in compagnia di un’ombra

Il difensore del Sudtirol, autore dell’autogol in Bari-Lecce del 2011, finì in carcere e venne squalificato per due anni e 5 mesi. La redenzione non si è completata, l’ombra della colpa lo accompagnerà per sempre

Da undici anni Andrea Masiello gioca con un’ombra nera che lo precede. Ha messo in conto che sfilarsi da essa è impossibile, ogni volta che metterà piede in campo l’ombra sarà con lui, anzi prima di lui a ricordargli un peccato commesso, una colpa di cui farsi carico, una condanna da scontare, da qui fino a quando il pallone gli titolerà accanto.

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