Mancini: “Sono ottimista. Ho chiamato chi era pronto, non c’era spazio per provare”

L’ora X si avvicina. Italia-Macedonia del Nord, giovedì, a Palermo. In ballo c’è un Mondiale a cui l’Italia non può e non vuole mancare. È la prima tappa di questi spareggi, attesi da mesi. Pure con un po’ di apprensione. Roberto Mancini invece plana sull’evento col cuore sereno e consapevolezze da straformare in certezze. “Concentriamoci sulla prima partita. Tutti la danno per scontata, ma può accadere qualsiasi cosa. Due scenari? A quello A ci penso io, al B, il peggiore, voi. Noi siamo positivi e pensiamo che possa andare tutto bene. Non saranno partite semplici, ma non dovevano neanche esserci. Purtroppo certi episodi che ci hanno detto male, ma siamo comunque ottimisti”. Poi le convocazioni, su cui aleggia il no a Balotelli. “Ho cercato di portare chi poteva essere più utile. Non abbiamo tanto spazio per poter provare cose nuove, la base è stata quella dei giocatori venuti all’Europeo, tranne Bernardeschi che non stava benissimo”.