Mancini, rinnovo a suon di record: meglio di Pozzo, Bearzot e Lippi

Roberto Mancini resterà alla guida della Nazionale fino al 2026.

Ciò significa che guiderà gli azzurri ben oltre  i mondiali del Qatar. Un rinnovo assolutamente meritato, quello del CT azzurro che, numeri alla mano, è il più vincente di sempre. Gli manca solo un… titolo.

RECORD – Mancini è l’uomo dei record. La Nazionale azzurra era reduce dalla caporetto contro la Svezia e senza grandi prospettive. Affidata all’ex allenatore di Fiorentina, Lazio, City e Inter ha immediatamente cambiato marcia. La Nazionale non perde da 30 partite, una striscia positiva che gli ha permesso di superare i due commissari tecnici campioni del Mondo Lippi e Pozzo in termini di percentuale di vittoria conquistando 21 vittorie (70%) e conquistando 70 punti (Vicini, Sacchi e lo stesso Pozzo si erano fermati a 63).

VINCENTE – Impressionante anche il ruolino di marcia nelle qualificazioni per i grandi eventi. Mancini ha centrato l’Euro 2020 con un percorso netto. 10 vittorie in 1o partite nel girone con Finlandia, Grecia, Bosnia, Armenia e Liechtenstein. Ed ha iniziato il viaggio di avvicinamento verso il Qatar con tre vittorie in altrettante sfide. Impressionante, considerando anche la capacità di valorizzare il capitale umano a disposizione. 33 convocati e in gruppo solidissimo.

EQUILIBRIO – A impressionare, fra l’altro, è l’equilibrio sempre mostrato dalla squadra. In primis, i numeri della difesa: la Nazionale non prende gol da sei partite e in generale ha la porta inviolata da oltre 600′. L’ultimo a regalare un dispiacere è stato Dzeko nella sfida vinta 1-2 contro la Bosnia. Un ottima soluzione ai problemi di una squadra che pur faticando a trovare un bomber implacabile negli ultimi sedici metri ha saputo supplire alla lacuna lavorando su una… cooperativa del gol. L’Italia è andata in gol 68 volte, con ben 28 giocatori diversi. Contro la Lituania Immobile ha messo a segno la sua ottava rete nelle qualificazioni mondiali, ma il capocannoniere della nazionale di Roberto Mancini resta Belotti, che ha messo a segno 7 reti. Numeri importanti, da verificare contro avversari di spessore. L’Italia, nel suo percorso, non ha ancora mai affrontato una delle big. Sorteggi favorevoli, ma non solo. La fortuna occorre meritarsela. E Mancini ha pescato bene perché ha riportato la nazionale in alto nel ranking. L’Italia è tornata al settimo posto dopo sette anni.

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