Mancini è sospeso fra le grane saudite e il sogno di allenare la Samp

Yasser Al-Qathani, oggi 41 anni, 108 presenze e 42 gol con la maglia della Nazionale, è stato uno dei giocatori più amati dell’Arabia Saudita. Oggi egli è uno dei più accaniti avversari di Roberto Mancini che non è manco riuscito a godersi il vittorioso quanto sofferto debutto in Coppa d’Asia (2-1 all’Oman al 96′, molto contestato il gol del successo). Domenica affronterà il Kirghizistan, ma nel frattempo, in Arabia tengono banco le durissime parole proferite il 17 gennaio da Al-Qathani, ascoltato commentatore di BeIn Sports: “Come giocatori, abbiamo vissuto molte situazioni, sia con gli allenatori sia con i calciatori, e, del resto, la nostra Nazionale è abituata a vivere continui alti e bassi. Però non ho mai visto un allenatore così codardo come Mancini. È una persona irrispettosa che non merita di guidare questa squadra. Non ci sono prove, ma ha scelto questo momento preciso per raccontare l’incontro con Al-Ghannam, avvenuto almeno un mese prima. Un leader dovrebbe proteggere i suoi giocatori, non accusarli, muovendo gravi accuse a dispetto del loro patriottismo. Ha abbandonato atleti che hanno dato tanto al calcio saudita. È evidente: Mancini vuole andare via e sta cercando il modo di ottenere comunque la clausola rescissoria. Voglio un’indagine seria su questa storia, per accertare come siano andate realmente le cose».

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