Lukaku, oggi gli esami poi la scelta di Martinez. Il precedente di De Bruyne accende le speranze

All’ultimo Europeo il centrocampista del City fu convocato anche se reduce da un infortunio, per il c.t. decisivo il possibile recupero per la sfida con la Croazia

Sono ore decisive per la partecipazione di Romelu Lukaku ai prossimi Mondiali in Qatar. Oggi l’attaccante dell’Inter si sottoporrà a una visita che chiarirà, forse una volta per tutte, l’entità della ricaduta sulla cicatrice della coscia sinistra nel match contro la Sampdoria di fine ottobre. Considerato che domani alle 12 il c.t. Roberto Martinez annuncerà ufficialmente la lista di coloro che voleranno a Doha, è facile intuire quanto le risposte che arriveranno in queste ore saranno “pesanti” e determinanti per la partecipazione di Big Rom al Mondiale.

Fiducia

—  

In Belgio assicurano che Martinez stia cercando di prendere tempo, di decidere all’ultimo momento perché non ha un altro giocatore con le caratteristiche dell’ex United e perché in attacco anche Hazard non è al 100%. Il c.t. di fatto si affiderà allo staff medico: se gli verrà garantito che il centravanti nerazzurro potrà essere pronto per giocare almeno la terza partita della fase a gironi, quella dell’ 1 dicembre contro la Croazia, allora lo inserirà nella lista. Altrimenti opererà il doloroso taglio, anche per non alimentare inutili aspettative sul recupero.

Precedente De Bruyne

—  

In Belgio l’infortunio a Lukaku è vissuto con frustrazione dai tifosi che sanno di arrivare a questo Mondiale con la formazione più debole degli ultimi anni perché, come detto, anche Hazard e Origi non stanno bene, mentre la difesa è “anziana” e non offre garanzie. chiaro a tutti che, se anche Lukaku volerà a Doha, non potrà essere al 100% perché viene da un periodo di allenamenti a parte e da almeno due infortuni allo stesso muscolo, il bicipite femorale della coscia sinistra e il tendine in quell’area. L’ultima gara da titolare l’ha giocata il 26 agosto… Il precedente che dà speranza ai fans dei Diavoli Rossi è quello del 2016 quando proprio Romelu era reduce da un problema muscolare e fu rimesso in piedi in tempo per gli Europei nei quali, va detto, non fece sfracelli (e fu neutralizzato dall’Italia di Conte all’esordio). Ma c’è anche un altro caso, il recupero di De Bruyne che prima degli ultimi Europei, vinti dall’Italia, non stava bene a causa di un infortunio traumatico. Il centrocampista fu comunque messo in campo. Pur non al 100%. La sensazione dell’opinione pubblica è che Martinez possa scegliere la stessa strada per Lukaku anche se una differenza c’è: quello del bomber è un infortunio muscolare. Anzi una ricaduta. Ecco il perché degli esami di oggi, a 24 ore dell’annuncio della lista.

Caso Pogba

—  

Oggi forse molte cose saranno più chiare: se l’accertamento medico mostrerà dei progressi e Romelu potrà iniziare al lavorare almeno in palestra (non solo a fare terapie), allora le speranze di vederlo in Qatar aumenteranno. Altrimenti non va escluso che sia il giocatore, consultate le persone a lui più vicine e l’Inter, a spiegare perché non potrà andare in a Doha e a concentrarsi solo sul tornare al 100% in vista della seconda parte di stagione con l’Inter.

Precedente Volpato: "Non ho ancora deciso sulla Nazionale, penso solo alla Roma" Successivo Juve, Allegri chiude la difesa con il muro tutto brasiliano