Luis Enrique: “Niente Europeo per Ramos? Non servono scuse, basta un prosciutto…”

Il CT della Spagna fa capire a modo suo come non serva scusarsi con lui per non aver convocato il centrale del PSG.

Luis Enrique show: il tecnico asturiano ha spiegato le sue convocazioni e, come sua consuetudine, non è stato banale spaziando su diversi argomenti. Da Sergio Ramos a Var, passando attraverso la pressione da gestire. La Spagna, per staccare il pass direzione Qatar, deve vincere entrambe le partite. Le parole del commissario tecnico sono riprese  da AS.

PRESSIONE – La Nations è già un ricordo. Servono sei punti con Grecia e Svezia per essere primi nel girone. “Queste partite generano molta più pressone rispetto alla finale di Nations League. Quello era un premio. Questa volta ci giochiamo il Mondiale.a Grecia è solida. La Svezia è una rivale diretta e in questo momento è in testa. I giocatori devono imparare a convivere con la pressione di giocare per andare a un Mondiale. E sapere che abbiamo il destino nelle nostre mani se vinciamo sempre siamo qualificati”.

CONVOCAZIONI – Capitolo convocazioni. Si parla anche di Ramos, ancora oggetto misterioso al PSG. Tutto sommato Luis Enrique non aveva tutti i torti nel non convocarlo per l’Europeo. “Non servono scuse, mi bastano un prosciutto e un sidro asturiano. Se non si fosse infortunato, Carvajal non sarebbe mai stato assente. Brahim Diaz sta migliorano e spero possa essere d’aiuto anche come falso nueve oltre come centrocampista. Mi piace molto, ha entrambi i piedi e tanta versatilità. Mi dispiace per il City e Pep, ma ho chiamato  Ferran. Con Ansu saremo attenti, come per tutti i calciatori che provengonoda infortuni. Non rischiamo nessuno. Ricordo però che la Spagna non è una squadra, a che rappresenta un Paese. Questo è quello che cerchiamo di essere dentro e fuori dal campo”.

FUTURO – C’è spazio anche per parlare del futuro. Personale e del calcio. “Nessun rinnovo fino al Mondiale. Mi interessano solo le  prossime due partite. Qui sto molto bene, ma siamo concentrati sulla qualificazione. Per quanto riguarda le innovazioni, il VAR mi piace molto, genera comunque tranquillità. Mi piace che l’arbitro possa cogliere chi ha barato. Questo non significa che l’errore verrà cancellato al cento per cento, ma renderà migliore il calcio”.

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