Lo Zenit cerca Pochettino: Semak si gioca tutto con la Lazio

La partita di domani con la Lazio può diventare una sentenza per Sergey Semak: il tecnico dello Zenit è in bilico, rischia l’esonero in caso di terza sconfitta consecutiva in Champions. I manager di Gazprom (il colosso petrolifero che controlla dal 2005 il club di San Pietroburgo) lo aspettano al varco e hanno già avviato contatti con Mauricio Pellegrini, pronto a tornare in pista dopo la chiusura del rapporto con il Tottenham, portato alla finale di Champions nel 2019.

Semak si trova davanti a un incrocio cruciale: la vittoria per 2-0 sul campo del Khimki e il secondo posto in campionato non lo mettono al riparo, perché lo Zenit ha investito altri trentadue milioni sul mercato – per assicurarsi il mediano brasiliano Wendel dallo Sporting Lisbona e il difensore croato Lovren dal Liverpool – e considera una priorità la qualificazione agli ottavi di Champions.

Semak ha 44 anni, allena lo Zenit dal 29 maggio del 2018, ha vinto due titoli, una Coppa e una Supercoppa. Ha un contratto fino al 2022, ma i giornali russi ritengono che un passo falso contro la Lazio potrebbe rivelarsi fatale. Pochettino è l’idea suggestiva di Gazprom per rilanciare un progetto ambizioso, seguendo il solco di un passato che aveva visto Spalletti, Mancini e Villas-Boas sulla panchina del club biancazzurro. Semak non può sbagliare: il suo futuro lo decideranno Inzaghi e la Lazio.

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