LIVE Torino, Nicola: “Prima del risultato viene la prestazione”

Sta per iniziare ufficialmente l’era Nicola sulla panchina del Torino: siamo in diretta dalla sala stampa dell’Olimpico Grande Torino, in cui tra poco si terrà la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico granata, nel giorno di vigilia della fondamentale partita di Benevento. Attesi a breve i protagonisti, tra qualche minuto inizierà la conferenza stampa, qui tutti gli aggiornamenti live:

Arrivati il presidente Cairo, il tecnico Vagnati e il responsabile tecnico Vagnati.

Via alla conferenza.

Così Cairo: “Mi ricordo di Nicola da giocatore, era uno dei capitani in quel gruppo che ci portò alla promozione. Mi fa effetto essere qui a presentarlo come allenatore. Non è una bella giornata perchè quando presenti un nuovo allenatore vuol dire che ne hai esonerato uno. Mi dispiace per Giampaolo, a lui ero legato, avrei voluto iniziasse un ciclo qui con noi, così non è stato e gli auguro in bocca al lupo per il futuro. Presentiamo ora Davide, con lui c’è stato un ottimo rapporto in quell’anno, poi il rapporto è rimasto. Come allenatore ha dimostrato di saper fare molto bene il suo mestiere per la sua carica, per la sua capacità di interagire e creare empatia”.

Cairo prosegue ricordando l’annata 2005-2006: “La squadra fu costruita in 7-10 giorni, fu un miracolo conseguire quella promozione con un gruppo magari non eccelso tecnicamente ma fatto di uomini veri, uomini puri. Ricordo la finale col Mantova: all’andata Abbruscato sembrava non poter essere disponibile perchè aveva un problema all’occhio, io gli misi a disposizione il mio oculista di fiducia, riuscì ad essere in campo e segnò il gol che mantenne viva la speranza. Poi nel ritorno con una grande partita riuscimmo a ribaltare il risultato grazie anche a quel gol di Nicola”.

Così Nicola: “Perdonate per la voce, abbiamo già iniziato ad usarla molto… Ringrazio la società per avermi scelto per questa missione in questa società così gloriosa e importante. A me interessa iniziare da subito e non perdere troppo tempo. Bisogna agire su delle priorità che sono quello che ci serve per imprimere subito un cambio. Saluto comunque mister Giampaolo, ho sempre il massimo del rispetto per tutti i miei colleghi”.

Via alle domande.

La squadra contro lo Spezia ha dimostrato di essere spenta. Come si riaccende il motore della squadra? E dal punto di vista tecnico cosa si può cambiare?

“La prima cosa che ho detto ai ragazzi è che ho la volontà di costruire un gruppo di uomini. Con relazioni schiette, produttive, educate. Ma senza relazioni schiette non si costruisce un gruppo che vada oltre le difficoltà. Noi abbiamo bisogno di venire al campo, stare bene tra di noi e in armonia. A me non interessa quello che è successo prima, ho guardato e ho seguito ma non spetta a me giudicare. A me interessa quello che si farà da oggi. Ho appena terminato il terzo allenamento e sono partito da quelle che ritengo essere le priorità. La prima è la costruzione di un gruppo: i risultati sono la conseguenza delle relazioni che si instaurano. Io non chiederò mai risultati ma anzitutto la prestazione. E’ importante scendere in campo senza la paura di sbagliare. A me interessa che applichino quei principi che io chiedo loro”.

I giocatori sono consapevoli della situazione?

“Il primo impatto è quello di un gruppo disponibile. Ho detto a loro che non mi interessa quello che si dice in giro, io voglio formarmi le mie opinioni con quello che vedo. E’ chiaro che 13 punti in classifica sono pochi e che i nostri valori possono portare a qualcosa di più. Io tolgo tutto ciò che non serve. Non mi piace parlare di luoghi comuni come “Venti finali”. Parlo di un percorso che ci deve portare al risultato. So che questo club ha ambizioni, ma dobbiamo anzitutto essere coscienti della situazione”.

Cosa si aspetta dalla partita di Benevento?

“Voglio una squadra che non abbia paura di sbagliare. Chi fa sbaglia. Io voglio che i giocatori seguano i principi che sto impartendo. Credo ciecamente in questi ragazzi e dobbiamo dimostrare determinate cose”.

Sono passati tre allenatori prima di lei e le difficoltà sono rimaste, questo la preoccupa?

“Per me questa è una sfida. Io sono certo del fatto che costruendo relazioni importanti possiamo toglierci dai problemi. E’ importante la gestione delle emozioni, di cui non si può essere schiavi. Spesso si ritiene che la strada per un obiettivo sia dritta, ma a volte si deve zigzagare. L’importante è tenere sempre a mente l’obiettivo e sono sicuro che i ragazzi possano capire quello che intendo”.

Si aspetta qualcosa di diverso dal punto di vista tecnico-tattico da Belotti?

“Parto da ciò che ho conosciuto e percepito in passato. Chiaro che io adatto i miei principi allo stile di gioco dei giocatori. Ho fatto poche richieste, ma chiare. Abbiamo bisogno di leggerezza e al contempo di determinazione. Ho chiesto per ora poche cose, il resto viene col tempo. La generosità non è un aspetto negativo se convogliata nella giusta direzione. Amo le persone che danno tutto, ma bisogna essere ordinati”.

Per partire ha intenzione di puntare sui giocatori più esperti o su quelli più giovani, che portano freschezza ed entusiasmo?

“Mi affido al gruppo. Ognuno ha le sue qualità e ognuno ha la sua importanza. E’ l’allenatore che deve essere coerente nelle richieste, nella voglia di di dimostrare che la sua idea può essere redditizia. Abbiamo subito introdotto delle cose differenti, ma ho avuto la fortuna di trovare dei collaboratori pronti in questo club come Di Sarno, Solustri, Marasciulo, che si sono posti subito a disposizione. Dobbiamo avere entusiasmo e fiducia nel fatto che il lavoro ci porta a risultati”.

Si parte con un avversario, il Benevento, che è una squadra rivelazione. Cosa si aspetta?

“Tre giorni sono pochi per dare un’impronta definitiva. Ma sono già sufficienti per poter dire come uno la pensa e chiarire verso quale direzione si deve lavorare. Io sono molto preciso in questo, per me ogni partita è importante, ogni partita nasconde delle difficoltà. Mi aspetto che i ragazzi seguano gli obiettivi che ci poniamo con la stessa passione e lo stesso entusiasmo che metto io”.

Sul mercato ha posto richieste particolari? “Io per ora penso solo alla partita di domani. Dobbiamo ottenere il massimo da chi c’è a disposizione”.

Ancora Nicola: “C’è un gruppo desideroso di ripartire, le qualità per farlo ci sono. Nei periodi in cui si ottiene poco si perdono certezze, ma io ho avuto piena disponibilità. Sono tremendamente curioso di fare questa partita di domani, che per noi deve essere la prima partita di un percorso che ci deve portare ad avere un’identità precisa. Domani ci deve dare delle indicazioni rispetto a quello su cui bisogna insistere. Non c’è molto tempo, dobbiamo subito capire cosa ci serve per arrivare a posizioni diverse”.

La squadra è passata dalla difesa a quattro dalla difesa a tre. Continuerà su questa strada? “Parto da quello che conosco, dallo storico di questi giocatori, molti dei quali sono qui da diversi anni. Ho bisogno di creare un gruppo e lo si fa dando poche ma chiare certezze. Poi non vorrei andare oltre. E’ importante definire questo. Le richieste di ogni allenatore sono richieste, ma poi ci sono le valutazioni di campo che ti portano a capire su cosa insistere. Per me anzitutto è fondamentale costruire un gruppo con valori e idee, le mie idee su quello che vuol dire essere gruppo. Poi ho dato delle idee tattiche e dei comportamenti individuali e non vedo l’ora di vedere all’opera questa strada”.

Questa è la tappa principe della sua carriera?

“C’è la consapevolezza di essere in un club che ha un senso speciale, a me non piace fare confronti tra le esperienze ma di certo ho grande entusiasmo e sono qui per dare una grossa mano, senza ritenermi il salvatore della patria. Per il momento ho avuto grande disponibilità dalle persone di questo club, e con loro voglio costruire qualcosa di importante. Però non solo le parole ma le azioni a fare la differenza, da questo punto di vista io sono un martello”.

Come pensa di far sì che la squadra possa dare una migliore assistenza a Belotti?

“Sicuramente dobbiamo far sì che la squadra aiuti Andrea ad esprimersi al meglio e per questo sto già dando alcune indicazioni. Simone e Simone sono due ottimi giocatori, ho iniziato ora a conoscerli da vicino e mi hanno subito dato grande disponibilità. Ho bisogno di capire determinate cose e la partita di domani a Benevento potrà darci delle indicazioni preziose”.

Nkoulou potrà essere un giocatore importante?

“Innanzitutto bisogna capire chi è a disposizione per domani. In generale, mi aspetto da chi è a disposizione l’entusiasmo giusto. Vedremo se Nicolas sarà disponibile, lo vedremo nel tempo. Finita questa partita avremo più tempo per parlare con gli addetti ai lavori. Prima di tutto voglio vedere da chi fa parte di questo gruppo gli atteggiamenti giusti. Con chi non li ha faremo le valutazioni dovute”.

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