L’ex Motta, gli aiuti del passato e i “tripleti”: quanti intrecci tra Inter e Spezia

Nel 2008 i liguri furono salvati anche da Moratti. Nel 2012 vinsero campionato, Coppa Italia e Supercoppa in Lega Pro. In panchina c’è Thiago, nerazzurro per tre stagioni

Nascosta sotto le foglie di un turno infrasettimanale e tra tanti big match per i nerazzurri, Inter-Spezia sarà comunque importantissima per due club le cui storie hanno tanti intrecci ai più sconosciuti. A partire dall’essere le uniche squadre in Italia capaci di centrare un Triplete. Anche se dal peso specifico molto differente.

Storia parallela

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Eh sì, perché l’impresa 2010 dell’Inter di Mourinho è nella storia. Non solo perché era riuscita soltanto a Barcellona, Celtic, Ajax, Psv e Manchester United, seguite poi dal Bayern Monaco. E quella Champions nella magica notte del 22 maggio a Madrid è rimasta tristemente l’ultima per l’italico pallone. Lo scudetto e la Coppa Italia strappate alla Roma avevano apparecchiato l’impresa nerazzurra. Quello che in pochi sanno è che esattamente due anni dopo Michele Serena – ex jolly interista dal 2000 al 2003 – dalla panchina guidò lo Spezia a un altro tris, anche se in Lega Pro. Dopo campionato e Coppa Italia, l’apoteosi arrivò il 17 maggio, con la finale di Supercoppa vinta sulla Ternana.

Moratti e il 2008

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Un’impresa ancora più impressionante perché arrivata appena quattro anni dopo il momento più drammatico della storia dello Spezia. Nel 2008 infatti il club allora guidato da Giuseppe Ruggieri viveva una grave crisi economica e crollarono anche i risultati. Nei mesi di febbraio e marzo, il mancato pagamento degli stipendi arretrati e l’accumularsi di debiti portò la società sull’orlo del fallimento. Scattò una mobilitazione popolare, venne velocemente costituita la società “Lo Spezia Siamo Noi srl” che a marzo rilevò il 70% delle quote societarie. Il primo caso in Italia di società di calcio gestita dagli stessi tifosi sopravvisse però anche grazie all’intervento di Massimo Moratti, patron del Triplete interista che acquistò il 10% del club. Poi l’arrivo di Volpi e – storia del febbraio scorso – degli americani di Platek.

Thiago e il Principe

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Il link più attuale tra Inter e Spezia siede però sulla panchina dei liguri. Arrivato a Milano dal Genoa nel 2009, Thiago Motta sarà anche stato oscurato da un tale Diego Milito, ma ha comunque messo mattoni importanti per la conquista di uno scudetto, una Champions, una Supercoppa italiana e due Coppe Italia nelle tre stagioni in cui ha accumulato 83 presenze e 12 reti (compreso un capolavoro in un derby stra dominato). Thiago non giocherà l’epilogo Champions col Bayern per quel rosso molto dubbio nella semifinale di ritorno a Barcellona dopo uno scontro col furbo Busquets. Però resta nel cuore degli interisti come tutti gli eroi del Triplete. Nella speranza (degli stessi tifosi) che mercoledì non faccia scherzetti con gli altri ex Salcedo e Manaj.

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