L'eredità di Maradona: il mito conteso tra figli, soldi e liti

A Villa Fiorito, accanto a quei muri scrostati che un mese fa sono stati dichiarati dal presidente dell’Argentina Alberto Fernandez “lugar historico nacional”, partirà il lungo ricordo di Diego Armando Maradona. Oggi, anniversario del primo anno dalla morte del Diez, la cerimonia più suggestiva comincerà proprio da quell’umile casa (in stato di semi abbandono, anche se c’è il progetto di trasformarla in museo) nel quartiere dove nacque e crebbe il Pelusa prima di diventare leggenda. Ma non si contano in Argentina le iniziative per il “miglior giocatore di tutti i tempi” come lo ha definito la Liga Profesional de Futbol che durante la 22ª giornata di campionato (si concluderà oggi) dagli altoparlanti di tutti gli stadi manderà una canzone per un ulteriore omaggio.

Maradona, l'ultimo saluto di Buenos Aires dopo la sua morte

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Maradona, l’ultimo saluto di Buenos Aires dopo la sua morte

Maradona, a dicembre l’eredità all’asta

Maradona riposa nel cimitero privato Jardin Bella Vista di Buenos Aires e nessuno, oltre a parenti stretti e personale, può avvicinarsi alla tomba. C’è un totale silenzio, il contrario di quello che si può ascoltare fuori, fin dal giorno della sua morte. Dalma (34 anni), Gianinna (32), Jana (25) poi i maschi Diego Junior (35) e Diego Fernando (8) sono i figli riconosciuti, gli eredi universali. Ma ce ne sarebbero anche a Cuba (Joana, Lu, Javielito e forse Harold) e Argentina (Santiago Lara e Magalì). E se ancora non si sa esattamente a quanto ammonti la somma e i beni che i cinque eredi si dovranno dividere, prima di qualsiasi spartizione si attende l’esito delle cause con i test del DNA presentati da almeno altri due presunti figli. Ecco perché l’asta in programma il 19 dicembre con case, auto, effetti personali che furono del Diez, servirà solo per pagare le spese, nulla andrà ai figli fino a quando non verrà determinato quanti sono in realtà. Ci sono anche altre cause pendenti a cominciare dalla disputa per il brand commerciale “Diego Maradona”, da una parte Dalma e Gianinna e dall’altra tre sorelle del padre (Cali, Kitty e Ana) rappresentate da Matias Morla, che fu avvocato del Diez e che ha anche un secondo giudizio sempre contro le figlie di Diego e Claudia Villafañe.

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Un anno senza Diego - Dal Cholo a Voeller...

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