L’INTUIZIONE DI CORVINO – Cinque reti e due assist: con questi numeri, Strefezza è indiscutibilmente uno dei volti da copertina della prima parte di stagione in Serie B e recentemente è stato insignito del premio di miglior calciatore per quanto riguarda il mese di ottobre. Un rendimento finalmente continuo e in linea col valore del classe ’97, che a Ferrara si era affacciato in maniera promettente sul palcoscenico della Serie A e aveva lasciato intravedere colpi e giocate tali da spiccare prontamente il volo verso lidi più ambiziosi. Torino, Fiorentina, Cagliari e Genoa ci hanno fatto più di un pensiero, ma non hanno mai affondato concretamente, finendo per spianare la strada la scorsa estate all’intuizione di Pantaleo Corvino e di un Lecce che, approfittando della delicata situazione finanziaria della Spal della gestione Colombarini e di un contratto che sarebbe scaduto nell’estate 2022, si sono portati a casa Strefezza con un indennizzo quasi irrisorio.
VALORE MOLTIPLICATO – Il valore dell’esterno giallorosso si è già moltiplicato in maniera considerevole e le sue quotazioni di mercato sono destinate ad impennarsi, riaccendendo magari piste ed interessi che sembravano svaniti o quanto meno sopiti. Merito anche del lavoro del nuovo allenatore del Lecce Marco Baroni, che sta puntando su un’idea di calcio e un sistema di gioco che hanno valorizzato al massimo anche il talento di Strefezza: stabilmente largo a destra ma con licenza di accentrarsi, per calciare o proporre l’ultimo passaggio, in virtù dell’intesa costruita sul suo binario col terzino francese Gendrey, altra intuizione molto interessante del club salentino. A riprova del fatto che, quando le idee non mancano, ci si può tranquillamente accontentare di un mercato a saldo zero per sognare il ritorno in Serie A.