Lazio: positivi in Europa, sani in campionato. Indagini sui tamponi

Positivi per la Champions, non positivi per la Serie A. Com’è possibile che tre calciatori della Lazio non hanno giocato in Europa, poi hanno giocato in campionato e 3 giorni dopo non rigiocano in Europa?

C’è una caso (oppure un caos) tamponi e positivi in casa Lazio. E infatti la Procure Federale della Figc ha aperto un’indagine. Immobile, Lucas Leiva e Strakosha e tanti altri giocatori della Lazio non sono partiti per la trasferta di Bruges una settimana fa dopo i tamponi Uefa.

Poi domenica hanno giocato in Serie A (Strakosha in panchina), Immobile ha anche segnato. In serie A non ci sono i tamponi Uefa. Ma due giorni dopo altro tampone Uefa, risultato? Immobile, Leiva e Strakosha non partono per la trasferta contro lo Zenit in Champions League.

Come è possibile? Ci sono discrepanze tra i tamponi “campionato” e quelli “Uefa”. E nel mirino ci sono appunti i casi Immobile, Strakosha e Leiva, positivi per la Champions League, non per la Serie A. Discrepanze che potrebbero costare caro alla Lazio, perché il regolamento prevede anche penalizzazioni o addirittura l’esclusione dal campionato.

La nota della Lazio

La Lazio sui positivi e i tamponi ha quindi fatto subito una nota per chiarire le situazioni: “In relazione alle notizie stampa apparse sui diversi organi di informazione, si comunica che la S.S. Lazio è in stretto contatto con le autorità statali e con le istituzioni sportive nazionali e internazionali con le quali dialoga da diversi giorni nel rispetto delle norme e dei protocolli applicabili”.

“I test svolti nella giornata di ieri per la competizione europea hanno confermato la positività di alcuni componenti del gruppo squadra che risultano essere già in isolamento. Contestualmente la scrivente società, che continua a monitorare periodicamente i propri tesserati attraverso qualificati laboratori, ha rilevato possibili criticità in relazione ai risultati ottenuti dall’organizzazione europea e, in un clima di piena collaborazione e di tutela della salute dell’intero gruppo e della più ampia comunità, sta valutando le singole posizioni di alcuni tesserati”.

“Resta fermo che qualsiasi decisione sul tema sarà condivisa con l’UEFA anche per il tramite della FIGC. In ogni caso si raccomanda la comunità sportiva alla massima cautela nella divulgazione di notizie prive di fondamento e riscontri che potrebbero ledere il diritto alla privacy e di immagine della scrivente società e dei propri tesserati”. (Fonte Il Corriere dello Sport).

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