Lazio, morto Arturo Diaconale. Il portavoce ufficiale dei biancocelesti aveva 75 anni.
Lutto in casa Lazio. E’ infatti morto Arturo Diaconale. Il giornalista, che era il portavoce ufficiale della Lazio, lottava da tempo contro un male incurabile e le sue condizioni si erano aggravate. Diaconale aveva 75 anni ed è deceduto nella sua casa di Roma.
“La S.S. Lazio, il suo Presidente, l’allenatore, i giocatori e tutto lo staff esprimono profondo cordoglio per la scomparsa del portavoce del club, Arturo Diaconale, e si uniscono al dolore della famiglia”, si legge in un tweet della società biancoceleste.
La vita di Arturo Diaconale.
Abruzzese di nascita e romano di adozione, dopo la laurea in Giurisprudenza iniziò l’attività giornalistica nella redazione romana de Il Giornale di Sicilia (1973). Nel 1976 divenne giornalista parlamentare. Poi nel 1980 Arturo diaconale divenne capo della redazione romana. Nel 1985 passò come redattore parlamentare a Il Giornale, allora diretto da Indro Montanelli, diventando commentatore di politica interna.
Nel 1992 lasciò Il Giornale e divenne redattore capo di Studio Aperto, testata giornalistica dell’emittente televisiva Italia 1. L’anno successivo fu nominato direttore del settimanale L’Opinione. Poi Diaconale lo trasformò in quotidiano diventato successivamente L’Opinione delle libertà.
Nel 1995 ha ideato e condotto una trasmissione giornalistica su Rai 3, dal titolo Ad armi pari. Negli anni successivi ha partecipato come opinionista a tutti i principali talk show italiani. Si è occupato anche di temi sindacali divenendo un esponente del sindacato dei giornalisti italiani.
Oltre all’attività nella carta stampata, nella televisione e nell’editoria si è anche dedicato all’organizzazione di convegni internazionali. Vi hanno partecipato scrittori ed intellettuali di grande spessore, sia italiani che stranieri. In particolare, in qualità di segretario del Centro Studi Francesco De Sanctis, ha organizzato per la Provincia di Roma i convegni “L’uso politico della storia”, “Immagine e identità degli italiani”, “Europa e Occidente, identità a confronto”. (Fonti Wikipedia e Adnkronos).