Lazio, Luis Alberto corre verso la panchina

ROMA – La buona notizia riguarda Cataldi. Il centrocampista della Lazio, bloccato nei giorni scorsi dalla lombalgia, ha ripreso ad allenarsi con il gruppo e sembra recuperato. Se anche oggi dovesse dare risposte confortanti nell’allenamento di rifinitura, Sarri lo impiegherà a Lecce, evitando di ripartire in campionato con Marcos Antonio, un’incognita, in regìa. Sul campo è riapparso anche Luis Alberto. Lo spagnolo si è allenato quasi a pieno regime, evitando la partitella che lo avrebbe sottoposto ai contrasti. Si era fermato per un trauma al ginocchio riportato nell’amichevole pre-natalizia con l’Almeria. Dieci giorni di stop. Oggi conta di dimostrare altri progressi e forse entrerà nella lista dei convocati, ma appare scontato ritenerlo in partenza dalla panchina. Sarri lo terrà di scorta, convinto possa dare un quoziente indispensabile di qualità nell’ultima frazione di partita.

Scelte

Ieri era fermo e non è stato visto in campo Gila, sostituito numericamente da Floriani Mussolini e al centro della difesa da Hysaj, che faceva coppia con Patric. Mau è abituato a mischiare. Domani a Lecce ripartirà con la coppia formata da Casale e da Romagnoli più Lazzari e Marusic sulle corsie esterne. Linea difensiva titolare davanti a Provedel. Milinkovic, Cataldi e Vecino sono annunciati a centrocampo. Marcos Antonio, Basic e Luis Alberto votati al cambio durante la ripresa. L’unica incertezza è relativa all’assortimento dell’attacco, in cui tornerà Immobile dal primo minuto e appare scontato l’impiego di Felipe Anderson sulla fascia destra. Pedro o Zaccagni completeranno il tridente. Di scorta uno dei due, più Cancellieri e Romero. Benedetta abbondanza.

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Riecco Ciro

Sarri riparte dalle certezze. Intanto ritrova la punta di diamante della Lazio. Di fatto Immobile aveva perso quota a fine settembre, quando s’infortunò la prima volta con la Nazionale a Coverciano nell’imminenza della sfida di Nations con l’Inghilterra. Accelerò il rientro, giocando (senza allenamenti) con Spezia, Sturm Graz (andata e ritorno) e Fiorentina. Uno sforzo pagato con l’infortunio in avvio di partita con l’Udinese (16 ottobre), il tentativo di recupero per il derby con la Roma, uno spezzone di dieci minuti scarsi con il Monza, altre difficoltà fisiche e la necessità di rinunciare alla trasferta dell’Allianz con la Juve in coincidenza della sosta di campionato. La Lazio non lo ha avuto nell’ultimo mese di attività ufficiale in cui ha perso tre volte (Salernitana, Feyenoord, Juve) e ha vinto con Atalanta, Midtjylland, Roma e Monza, spesso con difficoltà, senza largheggiare e trovando poco la porta. Un’alternativa di ruolo ci vuole se la società pensa di inseguire la Champions e di andare avanti in Coppa Italia e in Conference verso la primavera in cui si festeggerà il decennale dal 26 maggio 2013.

A Formello

L’altra certezza della Lazio riguarda il lavoro sul campo. Sarri, soprattutto nelle ultime due settimane, ha potuto curare la tattica, i meccanismi e le sincronie di un sistema di gioco sofisticato e in cui serve tanto addestramento. La bontà e la continuità degli allenamenti dovrebbero portare dei benefici, come è sempre successo tutte le volte in cui il tecnico ha avuto l’opportunità di preparare con calma le partite. Si ricomincia forte. L’Empoli all’Olimpico dopo la trasferta di Lecce. Oggi, dopo quasi due mesi di silenzio, torna a parlare Sarri in conferenza (ore 13). Alleluja.

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