Klopp e l’ammonizione per proteste in Champions: “Dici davvero? Mi sono rotto…”

Se qualcuno prima della partita tra Atalanta e Liverpool si preoccupava che i Reds in questa stagione fossero appagati, aveva decisamente capito male. Il match di Bergamo finisce con un trionfo per i campioni d’Inghilterra in carica, che applicano i propri punti di forza al gioco della Dea e sfruttano le debolezze difensive degli uomini di Gasperini. Risultato, 0-5 con Diogo Jota sugli scudi, che partita dopo partita dimostra che i 45 milioni pagati al Wolverhampton per portarlo ad Anfield sono stati decisamente ben spesi. Ma come sempre, nessuno rappresenta la mentalità vincente dei Reds come Jürgen Klopp. Che al riguardo all’Atleti Azzurri d’Italia…ha fatto una vera e propria masterclass.

PROTESTE – Ad attirare l’attenzione sono stati due piccoli diverbi del tedesco con il quarto uomo durante la partita. Come riporta BT Sport, il momento più assurdo della serata è stata l’ammonizione dell’allenatore del Liverpool per proteste. Klopp si è infatti lamentato a lungo per un calcio di rigore non concesso alla sua squadra, discutendo animatamente con la terna arbitrale e beccandosi la ramanzina del signor Hategan, che non ha potuto fare altro che mostrargli il cartellino giallo. Una scena non così strana, se non fosse che al momento delle proteste del tedesco il Liverpool stava già comodamente vincendo per 0-5 e che forse quel rigore, in fondo, non avrebbe fatto poi tutta questa differenza.

NASI ROTTI – Ma anche quando non ci sono di mezzo falli da rigore, Klopp ha comunque il modo di dire la sua. Come al minuto 60, quando a Wijnaldum viene fischiato un fallo per aver colpito involontariamente al volto Mojica mentre prendeva posizione su un pallone alto. Il tedesco non ha apprezzato la decisione del fischietto romeno ed è stato pizzicato dai microfoni vicino alla panchina mentre dava all’arbitro…una lezione su interventi simili dall’alto della sua esperienza da difensore: “Ma dici davvero? Mi sono rotto il naso cinque volte e non ci fosse una volta in cui era fallo”. Insomma, persino mentre stravince, Klopp non riesce a smettere…di essere Klopp. E forse è uno dei segreti di questo Liverpool.

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