Juventus: Allegri, lo stratega della tensione

Juventus: Allegri, lo stratega della tensione
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Il tecnico non si accontenta dei gol e richiama all’ordine tutti: ancora troppi erroritwitta

TORINO – Sarà che dice sempre di amare gli «uno a zero», ma Allegri dopo la rotonda vittoria sulla Dinamo Zagabria non era del tutto soddisfatto, anzi c’è un lungo elenco di cose che non gli sono piaciute, nonostante i quattro gol e i pochi rischi in difesa. Molto indicativo è il modo con cui si è infuriato quando i croati hanno centrato la traversa, un minuto dopo il gol dell’uno a zero di Pjanic, con Schildenfeld che ha incornato un cross nato da una punizione sulla sinistra. «L’avevo detto, l’avevo detto», ha gridato più di una volta Allegri, riferendosi alle tante ramanzine con cui ultimamente ha rimbrottato la squadra, vittima di tante distrazioni su corner e punizioni. E’ strano per una difesa così esperta e solitamente concentrata come quella della Juventus, ma la situazione è diventata ricorrente e Max non ci sta.

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Gli errori Ma nella breve analisi della partita di martedì sera, ha sottolineato anche i tanti errori individali che, in certe situazioni, hanno complicato la vita alla Juventus in una partita di sostanziale relax. Allegri non gradisce gli errori tecnici dei singoli, i passaggi sbagliati o effettuati nel momento o nella direzione sbagliata, gli errori di lettura delle situazioni che aumentano i pericoli per la difesa. E in generale sembra giustamente timoroso che qualcuno possa aver smussato le spigolature delle loro motivazioni. Ecco quindi che il suo approccio solitamente molto rilassato, si è fatto più puntiglioso e duro, come ha mostrato la conferenza di lunedì, alla vigilia della partita contro la Dinamo.

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