Juve-Sporting: sfida ad Amorim e amarcord Di Maria

In Portogallo ne sono certi, lo dicono e lo scrivono già da un paio d’anni, almeno: Rúben Amorim, 38enne allenatore dello Sporting Lisbona che giovedì prossimo sfiderà la Juventus a Torino nell’andata dei quarti di Europa League, sarà il prossimo “super treinador” targato Portogallo. L’ennesimo talento della panchina, grande stratega tattico, sfornato da quell’inesauribile fucina del calcio lusitano che ha in José Mourinho il suo leader storico e in André Villas-Boas, Abel Ferreira, Vítor Pereira, Leonardo Jardim, Nuno Espírito Santo, Sérgio Conceição, Paulo Fonseca, Marco Silva, Bruno Lage, Ricardo Sá Pinto e Paulo Sousa i suoi principali epigoni. Forse già dalla prossima estate – e comunque prima dei quarant’anni – Amorim è destinato a emigrare in un “top club” straniero. Anche perché, dettaglio non marginale, suo cognato è nientemeno che Antero Henrique, influente uomo-mercato, assistente delegato di Al Khelaifi al Paris Saint-Germain (dopo esserne stato diesse), direttore esecutivo della Qatar Stars League e prima ancora ds del Porto. Giocando d’anticipo, il dottor Varandas ha appena rinnovato il contratto del suo tecnico allungandone la scadenza al 30 giugno 2026 (il precedente accordo si sarebbe concluso nell’estate 2024) alzandogli lo stipendio a 6,5 milioni lordi – al Braga guadagnava 300 mila euro – ma abbassandone “ufficiosamente” la clausola rescissoria da 30 a 20 milioni. Chelsea e PSG sono alla finestra..

Sporting Lisbona, la formazione di Amorim: la stella è Pedro Goncalves

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Sporting Lisbona, la formazione di Amorim: la stella è Pedro Goncalves

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