Juve, se Perin è rimasto solo contro l’Inter

La lettura dei voti di Tuttosport alla Juve, in calce all’eliminazione dalla Coppa Italia, è un esercizio al tempo stesso illuminante e masochistico per i tifosi bianconeri, attoniti testimoni dell’eliminazione di una squadra flaccida e senza grinta, di fronte a un’Inter diametralmente opposta. L’unico a brillare è stato Perin, il cui strepitoso intervento su Mkhitaryan ha evitato il tracollo e ha ribadito quanto sia un lusso un presunto secondo portiere di questa levatura. Presunto, poiché Perin sarebbe titolare in qualunque altro club. Eppure, per quanto bravo, non poteva essere lui, da solo, a salvare la brutta Juve esibitasi a San Siro. Tutti gli altri bianconeri sono stati insufficienti.

Deludono ancora i due argentini

Nel gruppo, di nuovo deludenti Di Maria e Paredes. Il primo continua a procedere a corrente alternata: agli sprazzi di gran classe si accompagnano pause di effetto soporifero; il secondo a fine stagione tornerà al Psg. Malauguratamente, per lui e per la Juve, non si ricorda una sua prestazione con effetti determinanti su un risultato positivo della squadra. Il fatto è che, a San Siro, in un’occasione così importante che metteva in palio la finale di Coppa Italia, la Juve è inopinatamente evaporata, sprovvista anche di quella carica agonistica, quell’animus pugnandi requisito fondamentale per affrontare una sfida di simile portata. Ora la squadra è chiamata a reagire. Indipendentemente da ciò che accadrà nelle aule della giustizia sportiva c’è un finale di stagione da onorare in campionato e in Europa League. La Juve si ricordi che si chiama Juve.

Miretti, Soulé e Fagioli: la Juve e il record di presenze della Next Gen

Guarda la gallery

Miretti, Soulé e Fagioli: la Juve e il record di presenze della Next Gen

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Precedente Supercoppa italiana, Inter già qualificata: spiegato il motivo Successivo Spezia-Monza: ai liguri serve una vittoria, ma non ci sarà Nzola. Partita da Under?