Juve, a Villar Perosa anche Furino: l’omaggio di Bonucci

C’è stato anche il timbro del neo capitano Leo Bonucci nella partita-passerella che la Juventus ha disputato a Villar Perosa contro l’Under 23 di Massimo Brambilla.

Bonucci e l’emozione di Villar Perosa: “Speriamo ci dia la carica giusta per la stagione”

Anzi, sarebbe meglio dire nel tempo-passerella, visto che la tradizionale invasione di campo pacifica dei tifosi ha fatto interrompere la partita già al secondo minuto del secondo tempo, sul punteggio di 2-0 per i gol segnati in avvio da Locatelli e poi appunto da Bonucci. Intervistato da Sky Sport il difensore bianconero ha parlato dell’emozione della prima volta a Villar Perosa da capitano: “Era importante tornare a Villar Perosa dopo anni che eravamo mancati a causa della pandemia, è sempre bello trascorrere una giornata con i tifosi, spero che questo ci dia il contributo che serve per vincere”.

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Bonucci e l’omaggio a Furino

Bonucci ha poi parlato della decisione di donare una maglia della Juve ad un grande ex come Beppe Furino, storico capitano negli anni ’70-80: “Ci tenevo a regalare la maglia a Furino che è stato una bandiera e un capitano, parliamo di un monumento della storia juventina. È stato un passaggio da capitano a capitano. Infime un passaggio sui nuovi acquisti: “I nuovi hanno portato esperienza ed entusiasmo. Giocatori come Angel e Paul sono giocatori che ci danno tanto, esperienza e qualità. Gatti? È un giocatore predisposto al sacrificio e questo lo aiuterà molto nella sua carriera che credo sarà rosea”. Beppe Furino, giocatore della Juventus tra il 1968 e il 1984 e capitano dal 1976, era stato colpito da un’emorragia cerebrale lo scorso febbraio. La bandiera bianconera ha voluto essere presente a Villar Perosa: accolto da John Elkann (“Grazie di essere qui” gli ha detto il presidente Exor), è stato poi omaggiato da Bonucci. Tra i giocatori del passato presente anche Liam Brady, che nella giornata di mercoledì aveva donato al J Museum il pallone del calcio di rigore trasformato a Catanzaro che diede alla Juve lo scudetto 1982, il 20° della storia bianconera.

Locatelli e la nuova Juve: “Stiamo cambiando tipo di gioco”

Parola anche all’altro bomber di giornata, Manuel Locatelli, sempre più a proprio agio nel ruolo di regista che l’ex Sassuolo potrebbe dover interpretare anche alla prima giornata proprio contro i neroverdI: “Penso che sia stata una bella giornata in famiglia, questo entusiasmo fa molto bene. Stiamo provando ad avere un po’ più palleggio, seguiamo quello che dice il mister. Personalmente mi trovo bene a giocare più avanti”. Infine Federico Gatti, che intasca i complimenti di Bonucci, ma esprime sommessamente il rimpianto per la breve durata della partita…: “Avrei voluto giocare un po’ di più, ma oggi è un giorno di festa e va bene così. Essere alla Juve è un’emozione continua, credo di essere già migliorato rispetto ai primi giorni”. L’ex Sassuolo è stato tra i più generosi in fatto di autografi con i tifosi: “Loro sono la nostra forza, è giusto rispettarli. Mi sarei fermato ancora di più, ma dobbiamo andare via…“.

I tifosi della Juve d'accordo: "Manca qualcosa a questa squadra"

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