ITALIA
Mancini (Ct) 6
Resiste un tempo, nel secondo va sotto. Rispetto al suo collega spagnolo ha un materiale tecnico di gran lunga inferiore.
Donnarumma 6
Dopo la rete di Yeremi Pino, dalla panchina azzurra arriva il suggerimento giusto: non passare la palla al centro. Paratona d’istinto su Mikel Merino e subito dopo un errore, che può costare caro, su un’uscita a mezza altezza.
Toloi 6,5
Nel primo tempo è il migliore dell’Italia per sicurezza, scelta del tempo, forza fisica. Non sbaglia un intervento. Quando esce Bonucci, va lui al centro e comincia a perdere qualche colpo, così Mancini lo sposta a sinistra.
Bonucci 4,5
L’idea di metterlo al centro della difesa a tre è giusta se si pensa alla costruzione del gioco: serve un lanciatore, oltre a Jorginho, per colpire la Spagna in verticale. Il problema è che Bonucci deve fare anche e soprattutto il difensore e qui sono guai, ma guai seri. Il gol di Yeremi Pino è tutto demerito suo: se un giocatore della sua esperienza rischia davanti alla propria area di perdere subito la palla in uscita, e invece gli va bene, poi deve disfarsene in un attimo. Il piacere ostentato della costruzione dal basso tradisce anche lui e Pino lo incenerisce. In difficoltà pure quando esce dalla linea per marcare Morata.
Darmian (1’ st) 5,5
Va sul centrodestra, ma parte male, si fa superare dal cross di Asensio e per sua e nostra fortuna Donnarumma salva su Merino.
Acerbi 6
Si chiama Rodri il suo incubo. Dopo la notte di Istanbul, se lo ritrova a Enschede e succede quasi la stessa cosa: rimorchio, tiro e gol in Champions, rimorchio, tiro deviato e palla del 2-1 per Joselu. In quell’azione, resta incantato dal velo di Ansu Fatu.
Di Lorenzo 6
E’ l’esterno ideale per la difesa a tre e mezzo, perché sa attaccare, crossare, fare assist, segnare e sa pure difendere. Questo in teoria, perché per un’ora si vede poco, anche se poco concede a Yeremi Pino (sull’1-0 non c’entra niente) e a Jordi Alba. Spinge di più nella parte finale della gara.
Frattesi 6,5
Preferito a Verratti, segna un gol dei suoi, con inserimento dopo un lancio di Jorginho. Peccato che abbia la capoccia e una spalla in fuorigioco. E sempre con uno dei suoi “rimorchi” va vicino al gol. Controlla Rodri e gli permette solo l’amministrazione ordinaria, anche se Rodri sa come si amministra una partita…
Verratti (31’ st) 5,5
Indebolisce il centrocampo.
Jorginho 6,5
Due giocate alla vecchia maniera, due gol. O meglio, il primo assist porta Zaniolo al cross del rigore, il secondo manda Frattesi a segno, però con pochi centimetri di fuorigioco. Anche il resto è di buon livello.
Cristante (16’ st) 6
Un paio di lanci.
Lascia il centrodestra a Frattesi, si sposta sull’altro versante, non fa mancare la solita spinta, ma è poco incisivo.
Spinazzola 5,5
Commette diversi errori tecnici, nei cross e nei lanci e ha poco ritmo. Per questo Mancini lo toglie all’intervallo.
Dimarco (1’ st) 6
Attacca meglio del romanista.
Zaniolo 6
Ha il merito di procurarsi il rigore dell’uno a uno con un cross (ma sembrava un tiro…) che va a sbattere sulla mano di Le Normand. L’altra giocata è l’assist per l’occasione di Frattesi.
Immobile 6
Su rigore, torna a segnare in Nazionale dopo due anni, però anche l’ultima partita è lontana (con la Macedonia…). Si muove tanto ma i rifornimenti scarseggiano.
Chiesa (16’ st) 5
Non riesce a entrare in partita.