Inter, Zanetti ne ha per tutti “Handa pensi ad allenarsi E Icardi faccia il capitano”

Un Javier Zanetti croccante come non lo si sentiva da tempo. Il Capitano resta un esempio per i tifosi e dovrebbe ispirare anche alcuni giocatori nerazzurri, soprattutto alla voce “attaccamento alla maglia”. Ed è così che dopo la figuraccia di Verona è il vicepresidente a dare la sveglia alla truppa. “Non ci sono alibi per la sconfitta contro il Chievo – spiega Pupi a Premium Sport -, nemmeno la condizione fisica. Dobbiamo reagire subito, approfittando della spinta che ci daranno i nostri tifosi. Loro sono la cosa più importante che abbiamo. De Boer è un tecnico intelligente, sa bene dove si può migliorare. Handanovic dice che il problema è stata la tournée negli Stati Uniti? Tanti club hanno fatto questo tipo di viaggio, i giocatori pensino ad allenarsi, senza cercare scuse. Icardi? Su di lui ci sono stati tanti giochini mediatici in cui la società non è mai voluta entrare. Tanto che lo abbiamo sempre dichiarato incedibile. Della sua situazione contrattuale parleremo più avanti, ora anche Mauro deve concentrarsi sul campo e sul suo essere capitano”. Sistemati portiere e bomber, Zanetti poi chiude con il mercato: “Sono in arrivo i nuovi azionisti (domani Suning sarà a Milano, ndr) e vedremo cosa si può fare. Sono girati tanti nomi importanti, di sicuro Ausilio da qui al 31 agosto avrà moltissimo lavoro da fare…”.

festa e suning — Perché tifare Inter è un atto di fede. Lo sa bene Christos Segkoulis, fan greco iscritto all’Inter club Salonicco che si è fatto duemila chilometri per assistere all’Inter Night, serata con cui il club e la squadra al gran completo ieri sera hanno ringraziato chi ha sottoscritto l’abbonamento per la nuova stagione. La squadra sfila sotto al primo anello rosso. Chiudono i tre nuovi acquisti Ansaldi, Banega e Candreva, il più applaudito, mentre per Icardi scappa qualche fischio. Manca invece Erkin, segnale che ormai il suo destino è segnato. Prima dei giocatori, che poi si presteranno per foto e autografi, hanno parlato il Ceo Bolingbroke (“Per merito di voi tifosi San Siro nella scorsa stagione è stato lo stadio mediamente più frequentato” in italiano), lo stesso Zanetti e soprattutto il nuovo allenatore De Boer che, prima di spiegare l’esatta pronuncia del proprio nome (“Frank de Bur”), ha ammesso che “il campionato italiano è molto diverso da quello olandese, ogni partita nasconde insidie”. I tifosi vista la prova del Bentegodi se ne erano accorti da soli, ma hanno apprezzato la schiettezza del tecnico.

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 Luca Taidelli 

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