Inter, il piano pre-derby: tra diffide e batterie scariche, cos’ha in mente Inzaghi

Il tecnico nerazzurro conta di chiudere in bellezza il mese, anche in vista della sfida al Milan il 6 febbraio. Tra la Coppa stasera e il Venezia sabato, turnover e attenzione particolare in certi ruoli

Inzaghi studia attentamente le prossime mosse in vista di un derby che si avvicina a grandi passi. Calendario alla mano, la sfida contro il Milan del prossimo 6 febbraio è dietro l’angolo e, al di là degli inevitabili scongiuri durante la pausa Fifa di fine mese (che comunque coinvolgerà solo alcuni nazionali nerazzurri), il tecnico dell’Inter sa di dover prima superare due scogli. L’impegno per gli ottavi di Coppa Italia di stasera contro l’Empoli e lo scontro casalingo con il Venezia in programma meno di 72 ore dopo per la 23° giornata di campionato pongono Inzaghi di fronte alla necessità di fare rotazioni. Rotazioni dettate dal sovraccarico di alcune pedine chiave e dal rischio di squalifica che incombe su due pezzi da novanta, ma con il chiodo fisso dei tre punti da conquistare sabato per approfittare di un eventuale passo falso del Milan contro la Juve e piazzare così l’allungo.

Obiettivo allungo

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Grazie al k.o. rossonero con lo Spezia propiziato da un macroscopico errore arbitrale, i nerazzurri sono passati dal potenziale controsorpasso in vetta a un vantaggio di due lunghezze, per di più con una partita in meno rispetto ai diretti rivali. Nel fine settimana, in caso di successo nerazzurro sul Venezia e mancata vittoria del Milan contro la Juve, il distacco salirebbe ulteriormente. A conti fatti, i nerazzurri potrebbero arrivare al derby dopo la sosta per le nazionali con un margine di ben cinque lunghezze (a cui aggiungere l’eventuale bottino del recupero contro il Bologna, in data ancora da definire). Uno scenario per nulla fuori dalla realtà, che ovviamente Inzaghi si augura e a cui sta lavorando per quanto sia in suo potere. Che vuol dire preparare con cura l’impegno di sabato coi lagunari e quello di domani in Coppa Italia, dosando le energie di chi finora è stato impegnato di più e cercando di schivare eventuali squalifiche pesanti.

Rotazioni obbligate

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Posto che Inzaghi tiene anche alla Coppa Italia, decidere gli undici di partenza per mercoledì e sabato richiede un discreto equilibrismo. Partendo dalla difesa, c’è da soppesare la fatica accumulata da Skriniar e Bastoni, rispettivamente primo e quarto in rosa per minutaggio totale da inizio stagione (escludendo Handanovic). Ma bisogna anche valutare il momento non particolarmente felice di De Vrij, incappato in due errori contro Lazio e Juve e reduce dalla panchina di Bergamo. L’olandese, chiamato a tornare sui livelli abituali, sarà probabilmente esentato dal turnover. Se si parla di “stakanovisti” da far rifiatare, il discorso si estende anche a Brozovic (il giocatore con più presenze insieme a Handanovic), ma anche a Barella e Perisic, non a caso le pedine senza un vero e proprio ricambio all’altezza.

Insidia per due

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Considerato che la sosta per le nazionali di fine mese coinvolgerà solo i giocatori sudamericani, la maggior parte della truppa nerazzurra avrà l’occasione di ricaricare a dovere le pile prima del derby. Ma Inzaghi pensa comunque a delle rotazioni puntuali per evitare i rischi degli eccessivi carichi sopportati nell’ultima settimana. C’è poi da gestire con attenzione la situazione dei diffidati, vale a dire Lautaro e Brozovic: per entrambi scatterebbe la squalifica automatica al prossimo cartellino giallo, sciagura evidentemente da evitare giusto prima del derby. Per questo, probabile che per sabato Inzaghi valuti la possibilità di lasciare fuori il Toro, in modo da evitare rischi. Più difficile invece che resti fuori Brozovic, decisamente più complicato da sostituire. A lui Inzaghi chiederà un livello di attenzione e cautela maggiori rispetto al solito.

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