Inter, De Boer sotto processo

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Inter, De Boer sotto processo
© LaPresse/Spada

La debacle in Europa, la vittoria a San Siro che ancora manca, la Juve alle porte. Il tecnico fra mille difficoltà di gioco e ambientali, e la sua Inter non decolla

Inter e di… Frank De Boer. Se il club nerazzurro, che nel 2010 ha alzato la Champions League a Madrid (l’indimenticabile anno del Triplete), ha perso le ultime 3 gare di Europa League (2 nel 2014-15 contro il Wolfsburg più quella di giovedì contro l’Hapoel Be’er Sheva), anche il tecnico olandese ha una tendenza preoccupante nelle coppe internazionali. Gli anni delle vittorie da calciatore sono lontani e da quando si è seduto sulla panchina dell’Ajax, non è mai riuscito a superare la fase a gironi di Champions League: si è infatti classificato al terzo posto nel proprio raggruppamento nel 2010- 11 (era subentrato), nel 2011-12, nel 2012-13, nel 2013-14 e nel 2014-15. Nel 2015-16 è addirittura andato fuori in estate, al terzo turno preliminare.

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IL DIALOGO E LA LINGUA
Manca il feeling anche calcistico con il gruppo
Non è una questione di lingua perché su questo aspetto, nulla da dire, De Boer si sta applicando non poco per imparare l’italiano che tra l’altro già capisce. Il problema qui è la lingua… calcistica perché l’olandese e la squadra ancora non parlano la stessa.  De Boer viene da un campionato diverso, quello del suo Paese, dove ha allenato l’Ajax. Anzi,è proprio cresciuto e si è formato professionalmente in una realtà diversa. Ha vinto in patria, ma, almeno per ora, non ha il carisma e l’appeal di Mancini o di Mourinho.

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