Immobile, in ospedale un giorno in più per stare accanto alla figlia, che migliora

Nuovi controlli per Ciro dopo l’incidente di domenica. Michela ha un problema al fegato: resterà ancora ricoverata al Gemelli

Elisabetta Esposito

17 aprile 2023

Domenica è stato il giorno della grande paura, quella che ti si incolla alle ossa e si riflette negli occhi, quella che ti riempie la testa, quella che non ti fa sentire il dolore. Ieri, per Ciro Immobile, è stato il giorno della consapevolezza. L’attaccante della Lazio, che nella mattina di due giorni fa ha distrutto il suo suv scontrandosi a velocità sostenuta contro un tram sul Lungotevere, ha capito quanto sia stato fortunato e ora questa fortuna la vuole afferrare, anzi abbracciare, più che può. Per questo ieri ha fatto più volte su e giù tra il reparto solventi in cui è stato trasferito dopo l’iniziale ricovero in quello di osservazione breve del Policlinico Gemelli e quello di terapia intensiva pediatrica dove si trova Michela, 10 anni, la più grande delle due figlie che erano in auto con lui al momento dello schianto. Giorgia, 8 anni, è stata dimessa ieri dall’ospedale Bambino Gesù. Indossa il collare, ma sta bene. Per Michela c’è qualche preoccupazione in più, legata a un leggero versamento al fegato, quindi resterà in osservazione ancora qualche giorno. Già oggi però dovrebbe essere trasferita in un normale reparto pediatrico. Gli ultimi controlli hanno dato esiti confortanti e questa è la notizia che più aspettava Immobile.

con michela

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Il nuovo reparto sarà anche più vicino al suo. Finora ci volevano una decina di minuti per muoversi da una stanza all’altra, ascensore compreso. Perché il Gemelli, ipertecnologico e attrezzatissimo, è davvero enorme. In quei dieci minuti di corridoi infiniti percorsi e ripercorsi a passo necessariamente lento, Ciro avrà visto di tutto, sentito di tutti: negli ospedali succede così, alterni gli sguardi estasiati delle famiglie che vanno via con le carrozzine dal reparto maternità, alle grida continue e laceranti di chi soffre. Negli ospedali si pensa. Si fanno bilanci sulle cose che contano e per il numero 17 della Lazio ora conta solo stare con Michela, stare con la sua famiglia.

sotto osservazione

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Ha passato dalla figlia praticamente tutta la giornata, allontanandosi solo per fare i propri esami dopo il trauma distorsivo alla colonna vertebrale e la frattura composta dell’XI costola destra rimediati nell’incidente. Gli esiti sono tutti negativi, ma i medici hanno deciso di tenerlo ancora in osservazione. Il dolore c’è, soprattutto alla costola, e comporta pure una certa difficoltà a respirare. Ieri poi ha iniziato a sentire fastidio a un braccio. Ma per Immobile la permanenza al Gemelli ha l’enorme vantaggio di poter stare accanto alla piccola Michela, almeno fino a oggi, quando salvo imprevisti sarà dimesso.

sostegno

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Dal momento in cui è arrivato al Gemelli il bomber biancoceleste non ha fatto che sentire la vicinanza di amici e tifosi. Praticamente lo hanno chiamato tutti i compagni di squadra, oltre al tecnico Maurizio Sarri, e sono stati diversi quelli che hanno scelto di videochiamarlo, forse anche per potergli strappare più facilmente un sorriso e tranquillizzarsi sulle sue condizioni. Presentissimo pure il presidente Lotito, che nel giorno dell’incidente si è dato un gran da fare nel seguire le procedure di ricovero e ancora ieri si è fatto sentire con il suo gioiello per tranquillizzarlo da ogni punto di vista. «Ciro fa parte della nostra famiglia – ha detto a Lazio Style – è un campione a cui sono legato anche dal punto di vista umano. Siamo con lui, ci auguriamo torni presto e faremo di tutto per fargli avere la massima serenità per pensare alla sua salute e a quella delle sue figlie». Ciro ha ricevuto anche la telefonata del sindaco di Roma Gualtieri, che ha assicurato che verrà fatta chiarezza sullo schianto. Quanto alle visite, tra un regime ancora post pandemico (in ospedale sono obbligatorie per tutti le mascherine) e un reparto particolarmente protetto, per il momento sono state concesse soltanto ai familiari stretti. Domenica sono arrivati i genitori di Immobile e il fratello Antonio, oltre ovviamente alla moglie Jessica che ieri però si è dovuta concentrare di più su Giorgia, consapevole che Michela avesse accanto il suo papà.

il rientro

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In serata il calciatore è stato nuovamente visto da Fabio Rodia, medico sociale della Lazio. Anche a lui, come a tutti quelli con cui ha parlato, ha ribadito la volontà di tornare presto in campo. La soglia del dolore di un giocatore è diversa da quella dei comuni mortali e lui è pronto a stringere i denti, tanto da chiedere di essere presente già nella gara di sabato contro il Torino. I medici valuteranno la situazione con il passare dei giorni, ma è più facile che possa recuperare per il match di San Siro con l’Inter il 30 aprile.

l’incidente

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Tornando a quello spaventoso incidente, ancora si deve fare chiarezza sulla dinamica. In particolare bisogna capire se qualcuno sia passato con il rosso o se, come si sentiva dire anche ieri nei corridoi del Gemelli, ci sia stato un problema con i semafori. «Ciro è passato con il verde e a dirlo, oltre alla figlia che era in auto con lui, c’è anche un testimone – ha detto il legale di Immobile, Erdis Doraci -. Una superperizia? Potremmo valutarla in sede civile se dovessero emergere contrasti nelle testimonianze: ci fosse un video dell’impatto non ne parleremmo nemmeno. Mi chiedo se sia possibile un guasto dei semafori… Immobile è comunque contento che non ci siano stati problemi gravi per nessuno dei coinvolti. Questo conta». L’accertamento metterebbe un punto sulla vicenda. Ed è quello che cerca di fare già da ieri Ciro: dimenticare in fretta, allontanare la paura e tornare vivere ogni giorno ancora più intensamente.

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