Il paradosso della nuova Champions League. E per chi esce sono guai…

Lo studio sulla nuova Champions

Ma attenzione: il valore di ogni singola partita scende da 8 a 6 milioni con il rischio che se non ci si qualifica tra le prime otto, che andranno di diritto agli ottavi, o almeno per gli spareggi – che garantiscono almeno due partite in più – si rischia di guadagnare meno che a disputare il “vecchio” Girone. In Champions l’aumento del numero di incontri è maggiore rispetto all’incremento complessivo dei ricavi – il 51,2 per cento di partite in più contro il 21,4 per cento di incremento entrate – e quindi sulla singola gara il guadagno sarà mediamente minore del 19,7 per cento. Calo che si ferma al 9,4 per l’Europa League.

L’analisi, elaborata dall’Università Cattolica di Milano, sottolinea come “L’Uefa durante le gare di girone garantiva ai club 2,8 milioni per ogni vittoria mentre ora la cifra scende a 2,1. Lo stesso per i pareggi, che passano da 0,9 milioni a 0,7”. E dunque una ipotetica vittoria nel girone (che prevede 8 partite per ogni squadra con sorteggi divisi per fasce) di una piccola contro una big varrà di meno rispetto a quella nei gironi della passata Champions.

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