Il Palermo piace agli arabi del City: i dettagli della cessione

PALERMO – È iniziata la due diligence fra il Palermo e il gruppo legato al City Football Group, la holding controllata dal fondo degli emirati di Abu Dhabi: è la prova che la trattativa per coinvolgere nel club rosanero nuove forze è concreta ed è anzi entrata nel vivo dopo una serie di colloqui gestiti dalla banca d’affari Lazard. Un passo avanti sostanziale anche se ancora non definitivo per il futuro della società, mentre la squadra si concentra sui play off e ha ancora una settimana di preparazione in attesa di sapere quale sarà l’avversaria (1° turno nazionale, andata l’8 maggio, ritorno in casa il 12). Si tratta su una base inferiore ai 10 milioni di euro ma i dettagli dell’operazione, compreso il ruolo che avrebbero il presidente Mirri e l’attuale management, sono ancora tutti da decifrare. Da parte del gruppo acquirente, che subentrerebbe rilevando quote di maggioranza della società, c’è fiducia e ottimismo, tenendo presente anche un paio di fattori: il Palermo è un club giovanissimo, nato solo tre anni fa dopo il bando che lo riammise alla D, e di conseguenza, la due diligence dovrebbe essere relativamente veloce, i debiti minimi, i contratti in essere in numero limitato, senza fantasmi del passato che possano improvvisamente far emergere situazioni impreviste. Il debito che Dario Mirri, come consigliere di Hera Hora, dovrà versare al socio recedente Di Piazza (2,35 milioni), non incide sulle azioni dell’Fc Palermo.

Non legato alla promozione

L’obiettivo comune è chiudere in tempi ragionevolmente brevi, in modo da poter programmare adeguatamente la prossima stagione. E l’accordo non è legato all’esito dei play off in corso: l’interesse verso il Palermo ci sarà sia in B che in C anche se ovviamente il tipo di intervento di un nuovo investitore dovrà essere diverso. Mirri ha intensificato nell’ultimo periodo i suoi contatti dato che in ogni caso al 30 giugno, scadenza del piano triennale già coperto dal budget, sarebbe finito un ciclo. Per ricominciare, in qualunque categoria, occorrono nuove risorse che ora potrebbero essere fornite da una struttura che darebbe ampie garanzie. Il City Group, aldilà della vetrina data dal favoloso Manchester City di Guardiola, possiede quote di controllo di 10 società calcistiche in mezzo mondo, dagli Stati Uniti alla Cina, passando per club minori in Spagna, Francia e Belgio. In Italia finora il fondo non è mai sbarcato, il Palermo, rappresentante di una metropoli e di una grande tradizione sportiva, potrebbe essere (mettiamoci tutti i condizionali possibili) la prima occasione per investire nel nostro Paese. Non siamo proprio in dirittura d’arrivo, questo tipo di affari necessitano sempre di attenzione ma l’avvio della due diligence è un segnale eloquente. Che potrebbe altresì agire sull’entusiasmo di squadra e ambiente, lanciati nella volata play off.

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