Il nuovo ruolo di Ibrahimovic al Milan: come aiuterà Pioli

MILANO – “A quando l’annuncio al Milan? Vediamo, vediamo… parliamo, parliamo”. Col suo solito ghigno alla Joker, Zlatan Ibrahimovic dalla luccicante Las Vegas ha riacceso le luci sull’atteso ritorno nel club rossonero, questa volta però con abiti differenti da quelli del giocatore. Il Milan da settimane sta corteggiando Ibra, Zlatan da settimane flirta col Milan e non solo, visto il feeling personale che si sta creando con Gerry Cardinale, proprietario del club rossonero con il suo fondo RedBird Capital, e incontrato a Milano prima della gara col Psg. Proprio dalla porta di RedBird dovrebbe avvenire il rientro di Ibra nel pianeta rossonero: nessun ruolo ufficiale nell’organigramma del Diavolo – almeno queste sono le indiscrezioni -, ma l’etichetta di “consigliere speciale” di Cardinale con lo sguardo ovviamente rivolto al Milan. Nell’ambiente rossonero c’è fibrillazione, i risultati altalenanti dell’ultimo mese hanno riportato alla memoria le difficoltà di fine 2019 che furono superate proprio con l’acquisto di Ibra. Stavolta lo svedese non potrà dare il suo contributo in campo, ma in tanti sono convinti che la sua influenza potrà aiutare tutti: giocatori, ma anche Pioli, rimasto forse un po’ troppo solo a Milanello, e pure i dirigenti che avrebbero nello svedese un referente “calcistico” in più con cui confrontarsi. Per non parlare della società a più ampio respiro, visto il suo appeal internazionale che va ormai oltre quello del semplice calciatore.

L’importanza per i giocatori e il rapporto con Pioli

Ibra è imprenditore, testimonial pubblicitario, attore, showman. Ieri era uno dei tanti vip che hanno seguito il Gp di Formula 1 a Las Vegas. Zlatan era ospite nel box Ferrari, dove gli è stato regalato un volante: “Sono un grande tifoso della Ferrari, ho portato bene con la pole. Che spettacolo la Formula 1 qui, gli americani sanno come fare lo show”, le sue parole a Sky. Si pensava che questa sosta fosse il momento buono per l’annuncio del suo nuovo ingaggio: la prima settimana è passata, adesso si vedrà cosa accadrà da qui a sabato, giorno di Milan-Fiorentina. Se dovesse filare via senza novità, non è detto comunque che non possano arrivare in quella successiva, quando, per esempio, potrebbe tornare a Milano pure Cardinale: la sua presenza per Milan-Borussia Dortmund, bivio fondamentale della Champions rossonera, non è ancora confermata, ma se dovesse esserci, chissà che non sia il momento giusto per… le foto. L’attesa c’è, si sente, perché in molti sono convinti che Ibra possa dare tanto a questo Milan. La sua figura potrebbe essere importante con i giocatori: lo svedese non sarà fisso a Milanello e nello spogliatoio, ma le sue presenze saranno determinanti per caricare i suoi ex compagni, dare consigli, spronare a reagire alle difficoltà che la squadra sta trovando in questo avvio di stagione. Qualcuno potrebbe obiettare che il suo ritorno potrebbe essere ingombrante per Pioli, ma l’allenatore ha sempre avuto un ottimo rapporto con lo svedese e avere un uomo del suo calibro a fianco – non sempre, per altro – a gestire determinanti snodi, potrebbe essere tutt’altro che negativo. E, come detto, anche i dirigenti potrebbero sfruttarlo per confrontarsi su diversi aspetti, dalla vita quotidiana di Milanello a pareri su giocatori da comprare, calciatori a cui Ibra potrebbe fare… una telefonata.

Ibrahimovic è umano, lacrime da leggenda: tutto il Milan piange

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