Il messaggio per Conte, poi il sorriso: “Inter, famiglia”. Anche Sanchez è il segreto

Mercoledì, attraverso Instagram, il cileno aveva in un certo senso chiesto spazio. Poche ore dopo la sua carica: “Uno per tutti, tutti per uno”

Enigmatico. Fino a un certo punto: “In questa gara volevano scoprire se i levrieri fossero più veloci del ghepardo, ma il ghepardo non si è mosso ed è rimasto nello stesso posto con le persone che si sono chieste cosa stesse accadendo. La risposta? A volte cercare di dimostrare che sei il migliore è un insulto”, firmato Alexis Sanchez. Questo è il post di mercoledì con cui il cileno ha fatto capire – in modo sereno attraverso Instagram – un certo disappunto per il mancato utilizzato contro il Sassuolo. Conte, alla vigilia, aveva anche pensato di schierarlo accanto a Lukaku ma alla fine è toccato a Lautaro, la spalla perfetta.

Esagerato chiamarlo sfogo, più che altro è stato un messaggio con un obiettivo ben preciso: “Caro Mister, io ci sono. Mi raccomando, non dimenticarlo”. Più o meno, è questo il pensiero del Niño Maravilla: un giocatore con un cv importante e lungo così, non proprio abituato a stare fuori a lungo. E così, tranquillamente, ha deciso di farsi sentire mettendo poi la squadra davanti a tutto, sempre via social: “Uno per tutti, tutti per uno! Dai, famiglia: non si molla mai!”, le parole di AS7 giovedì.

Conte e la super Lu-La

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Certo, la clamorosa occasione nel finale contro il Sassuolo – quel pallonetto troppo alto a porta libera – non l’ha aiutato ad accorciare sulla super Lu-La. Gli errori, però, fanno parte del gioco: Alexis è convinto dei propri mezzi e sa di poter essere più di una semplice riserva in un attacco comunque formidabile. Difficile, difficilissimo togliere il posto ai due titolarissimi: “Avrei voluto utilizzarlo di più, ma analizziamo le prestazioni di Lautaro e Romelu – ha spiegato Conte dopo il 2-1 su De Zerbi -. Abbiamo un attacco top con calciatori che non pensano solo al gol, prima di tutto c’è il gruppo. Alexis ha caratteristiche differenti, rispetto agli altri è uno più da assist (finora sono 17 con la maglia nerazzurra in tutte le competizioni, ndr): in ogni caso, siamo messi bene. È una grande alternativa”. Ecco, un termine che non va giù al cileno. Ha dovuto “sfidarlo” da quando è arrivato a Milano, da professionista serio ha provato ad accettarlo con signorilità, senza mai fare polemica. L’Inter che viaggia velocissima verso lo scudetto si spiega anche qui.

Mercato, Dzeko e 2023

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A 32 anni e dopo aver giocato con River Plate, Barcellona, Arsenal e Manchester United (non proprio delle squadrette), fa riflettere in positivo che uno così abbia ancora la voglia di sgomitare e farsi sentire, non solo in campo. Il sudore e la voglia non sono mai mancati, le prestazioni non sempre sono state clamorosamente positive, ma averne di “riserve” come Sanchez: l’Inter lo sa e allo stato attuale non ha intenzione di privarsene, nonostante un contratto non proprio leggero da 7 milioni di euro netti a stagione che scadrà il 30 giugno 2023 (nel 2020, dopo una stagione in prestito dai Red Devils, fu acquistato a titolo gratuito). Non l’ha fatto neanche lo scorso gennaio, quando con la Roma si provò a intavolare il discorso per uno scambio alla pari con Dzeko: Alexis ci sperava, consapevole della possibilità che in giallorosso avrebbe avuto qualche cartuccia in più da sparare. Alla fine, qualche ostacolo economico di troppo fece saltare tutto e ognuno rimase al proprio posto. Tutto dimenticato, fa parte del passato.

Chance con il Cagliari?

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Domani a San Siro arriverà il Cagliari, l’Inter giocherà la terza partita nel giro di pochi giorni: a Bologna, sabato scorso, è toccato ai soliti due. Idem con il Sassuolo. E considerando che il 18 aprile sarà big match contro il Napoli al Maradona, si può ipotizzare un certo turnover: magari in attacco, in favore del Niño. Uno che dice le cose chiaramente, nel modo giusto: “Caro Mister, io ci sono”. Vedremo se Conte lo ascolterà.

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