Il calcio chiuda per sempre il teatrino della vecchia Lega

Il direttore della Gazzetta analizza la svolta di Dal Pino che ha risposto a due crisi: di liquidità e governabilità. Il derby Inter-Milan di Coppa Italia definirà i rapporti di forza

Lotito è un piccolo imprenditore che ha trovato nel calcio una dimensione nazionale che altrimenti non avrebbe avuto. Tra le sue attività la Lazio è la più importante e per sostenerla ha sempre usato il ruolo in Lega e in Federcalcio come leva di potere. Per anni la Lega è rimasta bloccata da Lotito e dai club che, di volta in volta, è riuscito ad aggregare con la politica dello scambio, intorno a un obiettivo di basso profilo. Se poi questo significava avere presidenti impalpabili, oppure precipitare il calcio italiano in una decrescita costante, pazienza. L’importante per Lotito e per i club che lo sostenevano, e ancora lo sostengono, era, ed è, lavorare per se stessi, in assoluto disprezzo del bene comune. Da alcuni mesi però non è più così.

Precedente Diretta/ Sampdoria Empoli (Primavera) streaming video e tv. Per risalire la china Successivo Immobile, ne mancano 16 per superare Piola: "E resterò a vita alla Lazio"