Il Cagliari non ci sta . E Giulini protesta: “Subiti tanti torti, l’ultimo col Genoa”

Volata salvezza ad alta tensione. Sono in totale cinque le partite nel mirino del club: anche quelle con Roma, Bologna, Napoli e Milan. Da oggi la squadra in ritiro per la terza volta di fila

E a Genova Walter Mazzarri sbottò… Perché il fallo in area di rigore di Ostigard su Keita, non fischiato dall’arbitro Valeri e non rilevato dal Var Abisso, ha fatto andare su tutte le furie il tecnico del Cagliari che già pregustava una salvezza anticipata. Visto e rivisto, sembra proprio un intervento da rigore perché il difensore colpisce l’attaccante. Mazzarri non ci ha visto più, anche perché, a un minuto dal 90’, Badelj ha segnato il gol che ha rilanciato il Genoa e ha riportato in piena ansia i sardi che, prima del match di Marassi sul Genoa avevano sei lunghezze di vantaggio. Così come sul Venezia. Tre, invece, sulla Salernitana che all’ora di pranzo aveva battuto anche la Fiorentina.

Ma pur partendo dalla consapevolezza che il Cagliari si deve salvare con le sue forze, e lo ha ribadito ieri il presidente Tommaso Giulini, intervenendo all’evento che ha sancito il primo allenamento dei bambini ucraini portati in città dal club, alcuni torti sono evidenti. E non sono pochi. Il Cagliari lo fa notare con garbo, ma evidenzia cinque episodi che non sono stati proprio a favore. Si parte da lontano, dal 27 ottobre 2021, quando i rossoblù furono sconfitti in casa dalla Roma (1-2). Secondo il Cagliari non c’era il fallo su Zaniolo fischiato a Lykogiannis su cui pareggia la Roma e soprattutto c’era un rigore non fischiato al 95’ per fallo di Mancini su Pavoletti. Il secondo lamento è relativo alla partita successiva a Bologna. Un’altra sconfitta (2-0), ma a Mazzarri non sono andati giù due falli in area non fischiati su Joao Pedro e Godin, allora ancora perno della difesa sarda. In particolare il contatto tra Soumaoro e Joao destò dei dubbi. Ma l’arbitro Massa non lo interpretò come un fallo da punire e non cedette alle proteste dell’attaccante, ammonito. Per registrare altri momenti di rabbia da parte del Cagliari, bisogna arrivare al girone di ritorno al 21 febbraio quando il Cagliari pareggiò (1-1) col Napoli giocando la miglior partita del 2022. Ma quel punto stava stretto agli uomini di Mazzarri perché l’arbitro Sozza (e il Var Valeri) non decisero di punire col rigore un intervento di mano di Mario Rui. Il Var non intervenne. Come non ci fu nessuna sanzione il 19 marzo per l’intervento un po’ scomposto del portiere del Milan Maignan sul difensore Lovato, sempre all’Unipol Domus in Cagliari-Milan (0-1). L’arbitro era Abisso e al Var chi c’era? Valeri. Insomma, un incubo per i rossoblù. E arriviamo quindi all’intervento di Ostigard su Keita di domenica a Marassi. Che ieri è stato rilevato anche da Giulini: “Sull’occasione di Keita secondo me c’era un rigore abbastanza solare, è vero che lui riesce a calciare ma dopo il tiro viene tranciato. Non me ne ero accorto in diretta, ma, riguardando le immagini, credo che chi era al Var dovesse accorgersi di quanto accaduto. Peccato perché in quel momento la partita poteva girare in modo diverso”. Lo ha pensato soprattutto il tecnico toscano che, infatti, dopo la partita, ha polemizzato in diretta anche con Luca Marelli, il talent arbitrale di Dazn. E’ soprattutto l’episodio di Genova che fa indispettire l’ambiente cagliaritano perché, se la partita fosse andata in modo diverso, oggi staremmo a parlare di una salvezza praticamente raggiunta. Invece, ora i sardi contano cinque torti pesanti che,secondo loro, sarebbero potuti costare otto punti. Con quelli teoricamente in tasca, il Cagliari sarebbe in una posizione decisamente tranquilla.

Ma ora i pensieri della squadra sono e devono essere concentrati esclusivamente sulla sfida di sabato pomeriggio in casa contro il Verona. Che è già salvo e tranquillo, ma non si vuole fermare. Infatti la squadra, come è accaduto per le due precedenti partite, andrà in ritiro già da oggi. Sabato occorrerà una squadra carica e decisa a conquistare i tre punti come è stato nella gara partita interna col Sassuolo. Perché, poi, l’8 maggio i rossoblù saranno attesi nella bolgia dell’Arechi dalla sorprendente Salernitana che sta andando fortissimo. E il primo a considerare tutto ciò è proprio Giulini: «Ora siamo in un momento complesso, fatta eccezione per la vittoria contro il Sassuolo. La prossime quattro prestazioni dei giocatori, perché alla fine sono loro a scendere in campo e li abbiamo recuperati tutti quindi non ci saranno più alibi, saranno quelle che decideranno se resteremo in A o scenderemo in B, non le scelte degli arbitri». Il Cagliari ha pienamente recuperato tre elementi fondamentali come Nandez, Rog e Ceppitelli e sabato avrà nuovamente a disposizione il centrale difensivo dell?Under 21 Lovato. Una rosa più ampia per affrontare Verona, Salernitana, Inter e Bologna con l’atteggiamento migliore.

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