Hoewedes, addio al veleno “Ma resto tifoso Schalke”

31 agosto 2017 – Milano

Addio al veleno. Come è inevitabile accada dopo 16 anni di rapporto intenso. Benedikt Hoewedes è ufficialmente un giocatore della Juventus (e oggi alle 14 verrà ufficialmente presentato a Torino, ndr). La vera notizia, almeno in Germania, è però che non sia più un giocatore dello Schalke. Entrato nel settore giovanile del club di Gelsenkirchen da ragazzino, se ne va da campione del mondo. In mezzo un campionato primavera vinto da capitano, le due coppe (coppa e supercoppa) conquistate con la prima squadra e la promozione a capitano a soli 23 anni oltre a tanti, troppi, alti e bassi.


addio — Quel che è certo è che i tifosi dello Schalke non l’hanno presa bene. Che ci fossero dei problemi di rapporto con Domenico Tedesco, nuovo tecnico del club di Gelsenkirchen, è evidente. A Hoewedes è stata tolta la fascia da capitano dopo 6 anni (ufficialmente per responsabilizzare di più i compagni) e nelle prime partite stagionali è rimasto in panchina. Società e allenatore hanno fatto capire che è stato il giocatore a volersene andare, ma lui non ci sta e su facebook ha scritto un messaggio chiaro ai tifosi: “Vado via come giocatore, resto come tifoso – afferma Hoewedes –. Il club è parte di me dal 2001 come tifoso, giocatore delle giovanili e professionista. Nelle ultime settimane il rapporto di fiducia però è stato messo alla prova più volte. L’avermi tolto la fascia è solo un esempio”.

polemica — Poi una chiara frecciata a mister Tedesco, che nei giorni scorsi ha detto che è sbagliato trattenere i partenti: “Quattro settimane fa avrei dato del pazzo a chi mi diceva che sarei andato all’estero. Invece è realtà e sono senza parole. I partenti si possono trattenere, se ce n’è la voglia”. I tifosi, sconvolti dall’addio, al momento si schierano con Hoewedes. La battuta polemica che gira a Gelsenkirchen fra i simpatizzanti dello Schalke è che Tedesco sia bugiardo a prescindere perché si spaccia per “Tedesco” appunto ma tedesco non è. Ma è solo una battuta, normale fra tifosi che hanno scelto chiaramente a priori da che parte schierarsi. E dopo 16 anni di rapporto così intenso l’addio al veleno non può che essere normale.

 Elmar Bergonzini  

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