Helsinki, parla Hetemaj: “Roma da scudetto, ma il rosso è esagerato”

Il giocatore dell’HJK dopo la partita: “Per i giallorossi sarà difficile giocare da noi con il freddo e sul sintetico”

Partita speciale per Perparim Hetemaj, cresciuto nel grande calcio proprio in Serie A. L’ex giocatore di Brescia, Chievo, Benevento e Reggina ha parlato in zona mista del ko del suo HJK Helsinki in casa della Roma:

Che effetto ti ha fatto la Roma? “Sono una buona squadra, hanno grandi giocatori e siamo venuti qui per dare fastidio. Purtroppo nel secondo tempo la qualità della Roma è uscita”.

Cosa ti ha impressionato di più? “Sono una squadra fisica, hanno tante variazioni in attacco, possono andare sulla fascia, con uno-due, con le giocate di Pellegrini, Zaniolo o Dybala. È stata una partita molto difficile per noi, il nostro campionato non è all’altezza di quello italiano. Sapevamo che sono più forti di noi”.

L’espulsione l’avete rivista?C’era? “Non lo so, mi sembrava un fallo normale. Sì, la regola dice che è da ultimo uomo, non voglio dire altro. Dispiace perché stavamo bene. Sappiamo che la Roma alla fine è molto più forte di noi, ma siamo venuti qui per giocare”.

Avete giocato sia con la Roma che col Betis, secondo te chi è favorita per il primo posto? “Per me la Roma ha più qualità. Il Betis non ha fatto vedere tanto contro di noi. Il sintetico ovviamente influisce, per noi giocando in casa è più semplice perché siamo abituati. Per la Roma arrivare lì quando fa freddo non sarà molto semplice. Col Betis abbiamo fatto qualcosa in più”.

Com’era il campo? “Ho giocato qui in precedenza quando il campo era migliore, non è che non era buono ma altre volte è stato migliore”.

La Roma è una delle favorite per lo scudetto? “Sì, può lottare per lo scudetto. Per quello che ho visto io fino ad ora mi sembra che il Napoli abbia qualcosa in più. Anche in Europa stanno giocando un calcio molto offensivo, la Roma secondo me può giocare per lo scudetto, ha tutti gli elementi per farlo”.

Il fattore Olimpico pieno vi ha condizionato? “La maggior parte dei nostri ragazzi non era abituato a giocare in questi stadi, soprattutto col pubblico così. È stata una questione di orgoglio giocare in questo stadio, non abbiamo sentito però la paura”.

Che effetto ti ha fatto tornare a giocare in Italia? “Quando sono tornato a casa non mi aspettavo di tornare a giocare in Italia. Quando ci siamo qualificati per l’Europa League speravo di pescare Roma e Lazio, perché mi piace giocare in Italia. Siamo molto contenti di affrontare una squadra italiana nel nostro girone”.

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