Subito dopo la notizia della scomparsa di Mihajlovic, si sono presentati numerosi tifosi. In visita il pugile Vincenzo Cantatore e l’ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero
La notizia della scomparsa di Sinisa Mihajlovic è stata accompagnata dalla pioggia di un cupo pomeriggio romano. Gocce fine, che cadono lente, quasi a simboleggiare l’umore di una città che piange uno dei suoi figli acquisiti. Perché da sempre Roma è stata la casa italiana dell’ex tecnico e calciatore. La città che lo ha accolto nel 1992 e dove ha costruito la sua vita insieme alla moglie Arianna e che, negli ultimi giorni, lo ha accompagnato verso l’ultima fase della sua malattia, vissuta nella clinica Paideia vicino all’affetto dei propri cari.
IL SALUTO DI CANTATORE
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Subito dopo la notizia della scomparsa di Mihajlovic, all’esterno della clinica si sono presentati alcuni tifosi e amici dei figli dell’ex allenatore del Bologna (oltre a giornalisti e fotografi). I ragazzi si sono radunati davanti alla finestra della stanza della famiglia Mihajlovic, in segno di vicinanza. Tra i primi ad arrivare c’è stato anche Vincenzo Cantatore, figura di spicco del movimento pugilistico italiano, che nel 2019 ha fatto parte dello staff tecnico rossoblu durante il periodo della preparazione estiva.
FERRERO IN CLINICA
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Alle 17 anche Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria, è arrivato alla clinica romana per omaggiare il suo ex allenatore: “Non mi sembra il caso di parlare. Questo scherzo Sinisa non me lo doveva fare – dice trattenendo le lacrime – ciao Sinisa! I fuoriclasse li perdiamo sempre, ma questa è la vita. Mi ha battezzato nel calcio. È un super uomo, veramente una grande”.
16 dicembre 2022 (modifica il 16 dicembre 2022 | 17:24)
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