Germania, è allarme Covid: Süle positivo, in isolamento Kimmich, Gnabry e Musiala

Nel ritiro della nazionale tedesca (già qualificata per i Mondiali) si teme un focolaio. Con il difensore del Bayern hanno viaggiato anche altri giocatori

Un danno. Sportivo, forse anche economico. Niklas Süle è risultato positivo al coronavirus nel ritiro della nazionale tedesca. I giocatori che da Monaco sono partiti con lui in direzione Wolfsburg sono stati messi in quarantena e rispediti a casa. Non tutti però. In isolamento sono finiti i tre del Bayern (Kimmich, Gnabry e Musiala) e l’attaccante del Salisburgo Adeyemi. Eppure nello stesso volo erano presenti anche Neuer e Sané (sempre del Bayern), oltre a Hofmann e Neuhaus (del Borussia Moenchengladbach). Kimmich non è vaccinato, probabile che nemmeno Gnabry, Musiala e Adeyemi lo siano. Questo forse il motivo per il quale sono stati rispediti a casa, a differenza degli altri giocatori che sono stati a contatto con Süle. Isolamento anche per un altro giocatore del Bayern, il camerunese Choupo-Moting, che dovrà saltare la sfida di sabato col Malawi. I Leoni Indomabili sperano di riaverlo per quella decisiva con la Costa d’Avorio, prevista a Douala martedì della prossima settimana.

La situazione

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La Germania è stata la prima nazionale al mondo a staccare il pass per il Mondiale in Qatar. L’assenza dei giocatori non è quindi grave nel breve periodo, ma Flick, che in estate ha preso il posto di Löw, non potrà fare gli esperimenti previsti nelle gare con Liechtenstein e Armenia. E c’è altro: dall’inizio di novembre le società non sono più tenute a pagare lo stipendio ai giocatori non vaccinati che, causa Coronavirus, non possono essere a disposizione (siano positivi o semplicemente in isolamento). Escludendo Gnabry, Musiala e Adeyemi, che non si sono espressi pubblicamente sul tema e dei quali non si sa se siano vaccinati o meno, il Bayern è quindi tenuto a pagare lo stipendio a Süle, risultato positivo benché vaccinato, mentre potrebbe decidere di non fare altrettanto con Kimmich, che, per il momento, si è opposto al vaccino. Per Kimmich, che, nel caso in cui risultasse negativo ai prossimi tamponi dovrebbe comunque restare in isolamento almeno per 7 giorni, significherebbe rinunciare a 384mila euro di stipendio (cioè il suo compenso settimanale). E oltre al danno sportivo, si materializzerebbe anche il danno economico.

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