Gender gap, la mossa della Uefa: raddoppiati i premi dell’Europeo

Il Comitato Esecutivo della Uefa ha approvato un aumento dei premi alle nazionali che parteciperanno al prossimo Europeo: si passa da 8 a 16 milioni

Il calcio femminile è in espansione, il calcio femminile va sostenuto. Il mondo del pallone non è solo quello dei grandi campioni con stipendi a sette zeri e, al di fuori della crisi dei top club aggravata come si sa dalla pandemia, tutto il panorama ha risentito molto seriamente dei lockdown e delle chiusure degli stadi. Per questo motivo e per la volontà di assottigliare gradualmente il “gender gap” tra uomini e donne, il Comitato Esecutivo della Uefa ha approvato un sostanzioso aumento dei premi alle nazionali che parteciperanno al prossimo Europeo femminile, nel 2022 in Inghilterra.

moltiplicatore

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La decisione è arrivata durante la riunione di mercoledì in Moldova, per la gioia di tutte le selezioni che riusciranno a prendere parte alla kermesse inglese. Rispetto a quanto accaduto nel 2017 in Olanda, infatti, i premi da distribuire alle partecipanti saliranno da 8 milioni di euro a 16. La scelta è quindi di dare sempre più importanza al calcio femminile e di aiutare le élite a svilupparsi immettendo capitali sempre più consistenti come riconoscimento alle eccellenze del continente. Ovviamente questa somma non sarà suddivisa in parti uguali (sarebbero un milione a nazionale), ma continuerà a seguire una formula mista tra premio garantito a tutti e bonus in base al cammino nella fase finale. In aggiunta a questo aumento, la Uefa ha anche scelto per la prima volta di riconoscere una somma (4,5 milioni in tutto) ai club che permetteranno alle proprie tesserate di partecipare all’Europeo. Questi provvedimenti seguono la strada tracciata dalla strategia della Uefa chiamata “Time for Action”, che ha l’obiettivo di sostenere il calcio femminile.

non solo campionati top

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Al contempo lo stesso Comitato a Chisinau ha anche approvato una nuova ridistribuzione dei premi di solidarietà nel calcio maschile, aumentando la fetta destinata alle federazioni nazionali minori. Nello specifico, sarà ridotto il gap tra le prime cinque federazioni (Inghilterra, Spagna, Germania, Italia e Francia) e le altre, così come saranno aiutate con maggiori forze economiche quelle federazioni che non hanno alcuna squadra qualificata in Champions League. I club che non partecipano avranno a disposizione una cifra che sale nel complesso da 130 a quasi 175 milioni di euro, mentre 50 milioni in più – quasi i due terzi – rispetto al triennio 2018-21 saranno destinati alle federazioni dalla sesta posizione nel ranking Uefa in giù. Il prossimo 16 dicembre, in occasione dei sorteggi di Nations League a Montreux in Svizzera, si riunirà nuovamente il Comitato Esecutivo della Uefa.

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