FORMULA 1/ News, il bilancio di Felipe Massa: ora tiferò per Ricciardo (oggi 8 novembre 2016)

FORMULA 1, NEWS, IL BILANCIO DI FELIPE MASSA: TIFERO’ PER RICCIARDO (OGGI 8 NOVEMBRE 2016) – ci sia avvicina ormai sempre di più alla conclusione del Campionato della Formula 1 2016, che come è ormai noto sarà anche l’ultimo per il pilota brasiliano della Williams Felipe Massa. Dopo quattordici stagioni ai massimi livelli sarà difficili per tifosi e non solo salutare il brasiliano, che tanto spesso ha regalato emozioni anche coi colori della Ferrari, ma che già da diverse settimane aveva annunciato il proprio ritiro dalla F1. Intervistato in esclusiva dal programma Fox Nitro massa ha rivelato anche le ragioni che gli hanno fatto maturare la decisione di abbandonare il circus: “Se ci fosse stata una vettura competitiva a disposizione, avrei firmato. Ma al momento in Formula 1 non è facile. Ci sono tre quattro o cinque grandi squadre ma la possibilità di avere una vettura competitiva per la vittoria è sempre minore. La mia volontà è sempre stata quella di correre per le vittorie e per i podi, non per fare numero. Ho iniziato a pensare seriamente al ritiro dopo la gara dell’Austria. La decisione è poi giunta dopo il Gran Premio di Germania”. Massa poi ha a lungo parlato del proprio rapporto con i colleghi, soffermandosi soprattutto su Alonso e Ricciardo, sul quale ha detto: “ho un ottimo rapporto con piloti, ingegneri e meccanici. Sono amico della maggior parte dei colleghi, ma quello con il quale ho stretto più amicizia è Daniel Ricciardo. Viviamo nello stesso edificio a Monaco, d’ora in poi tiferò per lui”.

FORMULA 1, NEWS, SOTTO INDAGINE ANTITRUST L’ACQUISIZIONE DELLA F1DA PARTE DEL LIBERTY MEDIA (OGGI 8 NOVEMBRE 2016) – Aveva suscitato scalpore ormai qualche mese fa l’acquisizione da parte del Liberty Media, il colosso americano che riunisce diversi settori di investimento nelle mani di John Malone:  il tycoon americano ha infatti acquisito la maggioranza di uno dei fondi di investimenti che possiedono il circus della F1, diventando così a breve il nuovo “padrone della Formula 1”. Ieri sera però la Competition and Markets Authority  (CMA), l’antitrust inglese ha comunicato di aver avviato un’indagine nei confronti di questa operazione commerciale dal valore di diverse centinaia di milioni, dichiarando tramite un comunicato che: “La CMA sta valutando se è, o se potrebbe essere, il caso che questa operazione porti alla creazione di una situazione di fusione rilevante ai sensi delle disposizioni di legge sulla materia Enterprise Act 2002 e se, quindi, la creazione di tale situazioni abbia determinato o ci si possa aspettare che determini una diminuzione sostanziale ella concorrenza all’interno di un qualsiasi mercato o sui mercati dei beni e dei servizi del Regno Unito”. L’organo antitrust britannico ha poi aggiunto che il termine di questa fase di indagine scadrà il prossimo 5 gennaio 2017

FORMULA 1, NEWS, ALONSO: F1 SPORT FRUSTRANTE, IL TALENTO NON SERVE PIU’ (OGGI 8 NOVEMBRE 2016) – Il campionato di Formula 1 sta per giungere al termine ma non mancano le polemiche e i colpi di scena: ad offrire l’ultima bomba è il pilota della McLaren, ex della Ferrari e 2 volte campione del mondo Fernando Alonso. Il pilota spagnolo che da tempo ha cominciato a lamentare una certa stanchezza nei confronti dell’attuale mondo della formula 1 ha voluto rimarcare il suo pensiero in un intervista rilasciata al portale f11.com nel quale ha polemicamente dichiarato che: “Un tempo per arrivare in F1 serviva molto talento e molta preparazione. Sono cose che oggi non servono più. Una volta la F1 era uno sport per eroi, oggi non lo è più. Certamente ancora oggi solo i migliori piloti arrivano in F1, ma non hanno più bisogno di tempo per apprendere e tirare fuori il 100% dalla macchina, né di due o tre anni di preparazione fisica. Arrivano al 100% della condizione già alla seconda gara”. Insomma lo spagnolo ex Ferrari registra un peggioramento del circus rispetto a quando mosse i primi passi nella categoria, dove secondo Alonso, la preparazione del pilota era fondamentale ed emergere era difficilissimo, “Oggi tutto ruota intorno alla macchina e non si può guidare seguendo l’istinto, bisogna invece risparmiare sulle gomme, sul carburante. Insomma la F1 è diventato uno sport frustrante. L’anno prossimo cambieranno molte cose e spero si possa tornare a guidare in modo più emozionante, a tornare a guidare con l’adrenalina addosso”

FORMULA 1, NEWS, MARCHIONNE E IL BILANCIO FERRARI: NEL 2017 SAREMO COMPETITIVI (OGGI 8 NOVEMBRE 2016) – Si è chiuso ieri con la conferenza stampa il bilancio del ultimo trimestre del 2016 della Ferrari, dove si sono messi in mostra numeri più che eccellenti per la casa di Maranello, che ha segnato un +8.3% nei ricavi. In base a tali dati record il costruttore del cavallino rampante ha potuto portare al rialzo anche le previsioni di utili per i prossimi anni, previsione corroborata da un nuovo accordo con la FCA Bank per facilitare l’acquisizione tramite nuove formule di finanziamento per i nuovi clienti Ferrari. Lo stesso responsabile della Ferrari e del gruppo FCA Sergio Marchionne ha dichiarato: “È possibile che la Ferrari registri un numero di consegne oltre il livello di 10 mila unità nel 2020-2025″. Tali notizie non possono che riflettersi in maniera positiva anche nel settore sportivo della Ferrari e nello specifico nel settore Formula 1, già da tempo all’opera per lo sviluppo della nuova vettura per la prossima stagione del campionato di F1. A questo proposito lo stesso Marchionne, nella conference call con gli investitori alla conclusione della presentazione del bilancio dell’ultimo trimestre ha confermato che l’obbiettivo della Ferrari è quella di concludere questa stagione F1 2016 ne migliore dei modi, con la volontà di ritornare competitivi a livello di viluppo e tecnologia nella stagione 2017 della Formula 1. In questo campionato, che ormai volge alla conclusione la Ferrari ha risentito moltissimo il ritardo nello sviluppo della vettura nei confronti della Mercedes, già vincitrice del titolo costruttori per la Formula 1 2016. Per il manager dunque: “è cruciale che l’ambizione sia  di tornare competitivi”. 

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