LA SPEZIA – “Ora credono in me, ma ho passato anni duri, anni che mi hanno fatto crescere”. Si toglie dalle scarpe qualche sassolino Federico Di Francesco, figlio d’arte (il padre allena il Sassuolo), esterno d’attacco del Bologna protagonista della vittoria degli azzurrini di Di Biagio su Andorra. E’ stato lui a decidere la gara con una doppietta e soprattutto con il secondo gol segnato di tacco, come fanno i campioni. “Sono contento per come è andata e per i gol che ci hanno permesso di divertirci. Ho pensato a tante cose belle, ma anche agli anni difficili di Gubbio e Pescara. Quanto mi sono serviti! Per me ora è veramente un sogno e questa maglia è un sogno che si realizza”.
L’attaccante ha dedicato le due reti alla famiglia, “e a chi mi è stato vicino e mi ha supportato in ogni momento. Mio padre cosa dirà? Mi ha sempre detto di divertirmi, di migliorare e di fare le cose fatte bene. Il gol di tacco? L’anno scorso ho fatto lo stesso gol a Lanciano contro la Salernitana. Però mi sono mangiato tre gol prima di farne 2″.
Soddisfatto il selezionatore Di Biagio, ma non risparmia una polemica: “L’importante era vincere e ci siamo riusciti, anche se è assurdo, dopo un girone con sette vittorie e due pareggi, doverci giocare la qualificazione all’ultima giornata”.
Il tecnico si coccola Di Francesco. “Lo seguivamo da molto tempo, ed ero convinto che potesse esplodere con noi: ora spero che faccia la stessa cosa anche nel club. Di Francesco padre e figlio? Sarebbe stato bello averli assieme in squadra, uno a destra e uno a sinistra e io in mezzo a distribuire palloni”.