Faro Joao, cross Candreva Inter, 5 segnali per il futuro

Mauro Icardi e Joao Mario, protagonisti a Empoli. Getty

Mauro Icardi e Joao Mario, protagonisti a Empoli. Getty

Col senno di poi, la tentazione è di derubricare la vittoria dell’Inter a Empoli sotto la categoria “ordinaria amministrazione”. La storia recente nerazzurra, però, insegna che nulla è scontato e che spesso dopo grandi vittorie arrivavano cadute inattese. Ecco allora cinque segnali positivi per il futuro nerazzurro arrivati dalla trasferta toscana.
risultati — Cancellate la notte col Beer Sheva, che era un’altra competizione (se siete interisti, lo farete con piacere): la vittoria di Empoli è la terza consecutiva. Nove punti in 10 giorni: la ricerca della continuità, oltre che dalle prestazioni, passa in primis dai risultati. Se la prima era arrivata col fiatone, e la seconda è stata un’impresa, la terza è arrivata senza patemi, come fanno le grandi squadre. Per la prima volta in stagione l’Inter non è andata sotto, e in venti minuti aveva praticamente archiviato la pratica.

icardi dominante — Sette gol nerazzurri in stagione, sei centri e un assist per il capitano. Insomma, c’è sempre lo zampino di Icardi: quasi infallibile sottoporta, e la cosa è ancora più notevole perché ultimamente il numero nove non risparmia certo energie per la fase della conclusione. Altra gara a tutto campo, in cui riesce a far reparto da solo quando Candreva e Perisic arretrano a protezione del centrocampo. Quattro gol di testa: non ne aveva mai segnati più di due in una stagione. Gioca sempre, segna sempre: siamo oltre al gol a partita di media.
equilibrio joao Mario — Da quando è all’Inter, ha sempre vinto: tre presenze e nove punti, tre prestazioni decisamente oltre la sufficienza. Già proprietario del centrocampo, stasera si sostituisce a Banega come fulcro del gioco: è l’uomo che ha messo insieme più passaggi positivi (44) e più dribbling riusciti (3), recuperando anche sette palloni. Senso della posizione e grande qualità: è costato tanto, ma vale tanto.
la fascia destra — Da destra è nato il primo gol dell’Inter, con una combinazione fra D’Ambrosio e Candreva. Non era la prima occasione: all’8′ l’ex laziale aveva già messo un pallone insidioso in mezzo. Candreva innesca Icardi, non solo nell’azione dell’1-0: l’asse pare ben rodato, quando Mauro parla di un “gran mercato” probabilmente pensa a lui. L’azzurro è il giocatore dell’Inter che ha mandato più volte un compagno al tiro in questo campionato (15, cinque stasera).
Difesa imbattuta — Ultimo piccolo segnale positivo (piccolo perché ha collaborato un attacco dell’Empoli non irresistibile): per la prima volta in stagione la porta di Handanovic è rimasta imbattuta. Non succedeva dallo scorso aprile: 2-0 al Napoli. L’Inter che non prendeva mai gol di inizio stagione era un ricordo lontano. Ma per restare in alto serve solidità difensiva: stasera un paio di errori di singoli della difesa e un paio di parate di Handanovic, ma nel complesso la fase difensiva ha funzionato.

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