Europei: carbonara e canzoni, la lunga festa degli Azzurri 

Ci sono notti che sono diverse da tutte le altre, momenti indimenticabili nella storia di una nazionale e di un popolo. Come quando Giorgio Chiellini alza la coppa sotto il cielo di Wembley o l’Italia che si ritrova a festeggiare all’hotel Parco dei Principi con staff, compagni, famiglia e amici l’Europeo appena vinto. L’arrivo è trionfale con il pullman scoperto e l’oltre migliaio di tifosi ad attenderli fuori l’albergo. Poi inizia la festa, prima con la cena a base di carbonara e successivamente nella piscina adiacente alla sala dove gli Azzurri stavano mangiando. Ad attenderli in hotel non solo il presidente del Coni Giovanni Malagó ma anche Giuliano Sangiorgi, cantante dei Negramaro che, come all’apertura di Casa Azzurri, si è esibito nel dopo cena. “Siamo tutti fratelli d’Italia” il brindisi di Bonucci con i calici rivolti al cielo. Le battute poi si moltiplicano quando Ciro Immobile si affianca a Sangiorgi iniziando a cantare e coinvolgendo i compagni. Il primo che chiama è Jorginho con il quale canta ‘Malafemmena’ di Totò, e ‘Napul’è’ e ‘Je so pazz’ di Pino Daniele. Poi è il turno di Bernardeschi con “Azzurro” di Celentano. Immancabile “Notti magiche”, con tanto di collegamento zoom insieme a Edoardo Bennato e cantata a squarciagola da tutti i presenti.

Il rito di Sirigu e Donnarumma

Sirigu svela anche un aneddoto sulla canzone che ha accompagnato l’avventura azzurra agli Europei perché prima di ogni partita durante il riscaldamento cantava il ritornello con Donnarumma: un rito scaramantico durato fino alla finale con l’Inghilterra. La serata si conclude con la foto assieme alla coppa e la canzone “Estate” dei Negramaro perché tutti vorrebbero che “l’estate non finisse mai”, soprattutto dopo notti magiche come queste. Ora il rompete le righe e l’appuntamento dato da Mancini a Qatar 2022.

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