E in caso di arrivo alla pari? Decide la classifica avulsa: tutti i criteri

Ecco cosa succede per la qualificazione tra le prime quattro nel caso tre o più squadre finiscano a pari punti

Cinquantasette punti. Per la Roma significano Champions, per il Milan Europa League. Per l’Inter, addirittura, semplicemente Conference League. A sei giornate dalla fine del campionato, le squadre di Mourinho, Pioli e Inzaghi hanno raccolto lo stesso bottino. Eppure – allo stato attuale dei fatti – il prossimo anno giocherebbero in tre differenti competizioni europee. I giallorossi sono quarti in virtù del criterio della classifica avulsa, che si applica nell’ipotesi in cui tre o più squadre concludano il campionato con lo stesso punteggio.

Due squadre a pari punti: che cosa succede?

—  

Nel caso in cui due formazioni terminino la stagione con lo stesso punteggio, si terrà conto dei risultati ottenuti dalle stesse negli scontri diretti. Chi ha conquistato il maggior numero di punti nel doppio confronto, risulterà avanti in classifica. E se hanno pareggiato entrambi i match, oppure rimediato una vittoria a testa? Si dovrà guardare in primis alla differenza reti negli scontri diretti, poi alla differenza reti generale, infine al miglior attacco. Qualora l’equilibrio permanesse, dovrà ricorrersi al… sorteggio. Un’eccezione è prevista per le squadre in vetta (o terzultime) e a pari merito secondo tutti i criteri sopra citati: lo scudetto e la retrocessione si deciderebbero con uno spareggio di 90 minuti, con eventuali e successivi calci di rigore (senza passare dai supplementari).

Tre squadre a pari punti

—  

La classifica avulsa viene applicata se tre o più squadre hanno gli stessi punti in classifica. Si tratta di una vera e propria mini-classifica, che riguarda soltanto le formazioni coinvolte. I criteri sono gli stessi spiegati nel paragrafo precedente.

Roma avanti perché…

—  

La Roma di Mourinho è oggi avanti a Milan e Inter perché ha pareggiato entrambi i confronti con i rossoneri, vincendo all’andata con i nerazzurri. Ne deriva che, all’interno della classifica avulsa, i giallorossi vantano 5 punti guadagnati negli scontri diretti. L’Inter – una vittoria e un ko nel derby, una sconfitta contro Pellegrini e compagni – è ferma a 3. Il Milan, invece, è a quota… cinque. A differenza della Roma, però, la squadra di Pioli ha ottenuto tale punteggio in quattro partite, mentre i capitolini (3 scontri diretti giocati sin qui) devono ancora sfidare i nerazzurri nel girone di ritorno. In più, la differenza reti negli scontri diretti è pari a 0 per il Milan (3-2 e 0-1 nei derby, più i pareggi con la Roma), mentre i giallorossi sono a +1 in virtù del successo di ottobre (2-1) contro l’Inter. Occhio dunque a Roma-Inter del prossimo weekend: in caso di vittoria, i nerazzurri salirebbero a 6 punti, raggiungendo la vetta della (eventuale) classifica avulsa con Milan e Roma.

Precedente Dal Monza alla Lazio: in 15 giorni è tutta un'altra Inter. E ora Inzaghi può sognare Successivo Risultati Serie B, classifica/ Diretta gol live score delle partite (35^ giornata)