Domani arriva Giroud, i piani del Milan: vice Ibra o anche in coppia con lui

Il francese atteso oggi a Milano per le visite. Il tecnico apprezza la sua disponibilità

Si può segnare un gol in tanti modi diversi, come in modi diversi si può essere centravanti. Zlatan Ibrahimovic da solo è una sintesi perfetta di tutte le combinazioni: trova la porta d’istinto o in acrobazia e negli anni è cambiato anche l’approccio al ruolo, se prima spaziava in area e fuori oggi è un regista offensivo che riesce a trovare il tempo giusto per colpire. Anche Olivier Giroud è una prima punta: il Milan ha bisogno di un vice Ibra, ma l’esperienza sarà utile ai due se si troveranno a dover dividere l’area. Nell’ultimo campionato lo svedese ha dato forfait nella metà esatta delle partite: una per squalifica, le altre diciotto per infortuni vari. Era necessario trovare un vice all’altezza della situazione: l’inverno scorso fu identificato in Mandzukic, la cui storia rossonera è stata ugualmente compromessa dai guai fisici. L’età di Giroud è la stessa (anche lui è un classe ’86) ma la provenienza certifica la differenza: l’ex juventino tornava dal Qatar e da settimane di inattività, Giroud ha sollevato la Champions con il Chelsea ed era in campo nell’ultimo atto della Francia agli Europei.

ATTESO IN CITTA’

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Le vacanze che sono seguite agli impegni con la nazionale saranno presto interrotte per le visite mediche con il nuovo club: se ogni dettaglio della trattativa sarà definito nelle prossime ore, potrà già essere in città domani per i test e la firma sul contratto. E se anche non dovesse essere domani, lo sbarco arriverà comunque in settimana. Nell’ultima stagione Giroud ha ridotto il minutaggio, e il Milan non ha intenzione di chiedergli gli straordinari: in lui ha trovato un attaccante part time, funzionale alle esigenze di squadra e di reparto, che sappia collaborare con Ibrahimovic e avviare alla professione un bomber più giovane che arriverà più avanti dal mercato.

DOPPIA PUNTA

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Nell’ultimo anno inglese Giroud ha segnato 11 gol in 31 partite totali, di cui 12 da titolare. Nelle tre stagioni intere trascorse al Chelsea ha sempre raggiunto la doppia cifra. Un centravanti che segna e fa segnare: attira i marcatori e lascia spazio a esterni o centrocampisti. Molto dicono anche i numeri degli ex compagni di squadra: nel primo anno di Olivier a Londra, Hazard segnò 16 volte in Premier, Pedro 8. Nel secondo Mount chiuse a quota 7, Willian a 9. Non c’entra sempre Giroud ma sono cifre che provano come spesso chi gli gioca intorno trovi spazi liberi per inserirsi. Una qualità che Pioli vorrà sfruttare anche in rossonero. Giroud verrà prevalentemente utilizzato in alternativa a Ibrahimovic ma ci saranno circostanze che richiederanno anche l’utilizzo del doppio centravanti. Il modulo potrebbe trasformarsi in un 4-3-1-2, con un rifinitore alle spalle della doppia punta. Oggi è Krunic il principale indiziato per il ruolo di trequartista, ma il mercato interverrà anche in questa direzione. Oltre a Diaz, per cui si chiuderà a breve, la società dà la caccia a un numero 10 che possa occupare la zona lasciata libera da Calhanoglu.

LE ALTRE SOLUZIONI

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In attesa che Ibrahimovic recuperi dall’intervento al ginocchio sinistro del 18 giugno scorso, l’unico centravanti di ruolo è Lorenzo Colombo, 19 anni, rientrato dal prestito alla Cremonese e destinato a un nuovo parcheggio in B: vuole meritarsi altrove un ruolo di primo piano nel Milan. Gli altri attaccanti in rosa hanno caratteristiche differenti: sia Rebic che Leao e Hauge (che ha offerte dalla Bundesliga) rendono più allargati a sinistra. Nella formazione titolare oggi è il croato a partire avanti agli altri due, ma in un ipotetico (e insolito per il Milan) sistema a tre punte sarebbero lui e Leao a spartirsi le corsie laterali. Un’opzione nel ventaglio di Pioli, nulla di più. La priorità è affidarsi a Ibrahimovic, che presto avrà un assistente campione d’Europa.

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