Di Costanzo e Abagnale “Napoli, altro che bronzo…”

Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo. Getty

Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo. Getty

A Napoli il calcio è una religione ma gli altri sport possono vantare una tradizione olimpica i cui fasti sono stati rinverditi anche nella recente rassegna a cinque cerchi di Rio. Così mettere intorno allo stesso palco, quello della Cartiera di Pompei, i leggendari fratelli Giuseppe e Carmine Abbagnale e i due freschi olimpionici Marco Di Costanzo e Giovanni Abagnale è stata l’occasione per parlare, anche, della squadra di Sarri.
L’EVENTO — Del resto a tenere banco era Gian Piero Galeazzi che, grazie all’evento organizzato dalla DGS Sport&Cultura, ha presentato il suo libro “L’inviato non nasce per caso ” e raccontato alcuni aneddoti di una lunga carriera che lo ha visto spesso al fianco del Napoli di Maradona. Galeazzi è stato accolto a Pompei dallo storico massaggiatore azzurro Salvatore Carmando.

BRONZO E…ORO — Nessuno scaramanticamente ha parlato di scudetto ma tutti hanno elogiato la squadra di Sarri, oggi impegnata a Genova. E del Napoli attuale ha parlato anche Salvatore Carmando. “Il Napoli merita più del podio e del bronzo ideale nel calcio – ha detto Di Costanzo che con Abagnale ha chiuso al terzo posto la finale olimpica del due senza – perché gioca un calcio unico in Italia e i tifosi sono passionali”. “Milik mi sta impressionando – ha replicato Abagnale – e sono felice che questa squadra punti sui giovani. Sono il segreto del successo di questi ultimi tempi”.

 Gianluca Monti 

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