Derby di Coppa Italia, le scelte di Sarri in attacco contro la Roma

ROMA – La gioventù lanciata, i signori senatori. Sarri s’è arrampicato in classifica rinfrescando la Lazio, ma per il derby deve invecchiarla per necessità. Isaksen e Zaccagni sono stati abbattuti dai colpi rimediati a Udine. Il danese, nell’azione della punizione-gol, ha accusato una distorsione ad una caviglia e il ginocchio ne ha risentito. E’ stato riscontrato un piccolo edema, sono state escluse lesioni. Isaksen sarà rivalutato oggi, potrebbe recuperare per la panchina. Il pestone preso da Zaccagni ha procurato un versamento ad un alluce, il piede è gonfio. Il suo recupero è più difficile. In preallarme ci sono Felipe Anderson e Pedro, due over 30. Si preparano a scortare Castellanos, al primo derby da titolare. Senza Isaksen e Zaccagni, in panchina come ali rimarrebbero Kamada e Saná Fernandes, baby Primavera. A centrocampo il veterano Vecino è immaginabile al posto del giapponese, sempre più smarrito. Il regista: nel derby di campionato toccò a sorpresa a Cataldi, fu sfavorito Rovella. Ma la prestazione di Nicolò a Udine è stata sfolgorante: ha giocato più palloni (84), ha tentato 25 passaggi nella metà campo friulana, nessuno ha effettuato più ingressi di lui nella loro trequarti (9), ha recuperato più palloni (9) e chiuso 4 respinte difensive (come Patric). La heatmap riporta tracce e orme davanti alla difesa di Sarri e di fronte alla difesa di Cioffi. Rovella ha percorso oltre 13 chilometri, se si è sfiancato avrà meno possibilità di partire dall’inizio. Ma è un giocatore d’impeto. E’ una delle decisioni più difficili da prendere. In difesa, per completare il quadro, Gila è insidiato da Romagnoli, più di Patric perché è difficile rinunciare ai suoi interventi, ai suoi numeri, è di nuovo predominante. Lazzari rientrerà titolare, è stato risparmiato a Udine (rientrava dalla squalifica), il che presuppone lo spostamento di Marusic e il ritorno in panchina di Pellegrini.

Lazio, oggi doppio allenamento

Sarri ha ritrovato la squadra ieri mattina, per oggi ha previsto una doppia seduta, spesso una consuetudine nelle vigilie casalinghe. Prima la sessione video, poi l’allenamento mattutino. Nuova sessione video alle 15, poi allenamento pomeridiano. La riunione precederà la cena e il ritiro obbligatorio. Mau e lo staff avevano ordinato il rientro a Formello già domenica sera per sottoporre la squadra a terapie anti-infiammatorie, quali la crioterapia, e terapie di routine per gli acciaccati. E’ stata una sosta veloce. Ieri mattina, a sorpresa, s’è rivisto in gruppo Luis Alberto. Sia lui che Ciro s’erano fatti male a Empoli, per lo spagnolo si parlò di uno stiramento tra il primo e il secondo grado. La settimana scorsa aveva iniziato a lavorare a parte, 24 ore fa l’apparizione inattesa. Sarri aveva annunciato a Udine l’imminenza delle visite per il Mago, la presenza vale come via libera. Luis Alberto vuole andare in panchina nel derby pur essendo convalescente. Vederlo in partita, in corsa, sarebbe sorprendente. Luis si candida per il Lecce, meglio ancora per la Supercoppa (semifinale con l’Inter il 19 gennaio). Ciro effettuerà nuovi esami oggi, domani può andare in panchina da capitano non giocatore. Anche lui ci riproverà per il Lecce e per la Supercoppa. Sarri deve chiedere gli straordinari a Castellanos, ha aspettato nuove occasioni per imporsi e si tiene stretto il posto. Con Isaksen e Zaccagni a disposizione l’unico che può fare da vice-Taty è Felipe, provato da falso 9. A Udinese è entrato da ala, servendo l’assist a Vecino. Avrà le sue lune, ma è il giocatore brasiliano con più assist (7 tra A e Champions) nei 5 campionati top. Meglio regalarlo?


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