De Zerbi: “Il Sassuolo tornerà brillante. Rossi? Perdita pesante”

REGGIO EMILIA – “Noi non stiamo benissimo e siamo in sofferenza sia fisicamente che a livello di numero di giocatori. Ci stiamo aggrappando con le unghie alle posizioni alte. Nel calcio ci sono momenti in cui non sei brillante, ma bisogna giocare e fare le cose per bene lo stesso”. Così Roberto De Zerbi, a Sky, dopo la sofferta vittoria 1-0 sul Benevento. “Torneremo ad essere brillanti, dall’infermeria stanno uscendo giocatori importanti. L’importante è quello di esserci sempre mentalmente per le piccole squadre come la nostra. Djuricic ha fatto bene, ma a lui non possiamo chiedere quello che si chiede a Caputo e Defrel, né lui né Raspadori sono al massimo della forma, altrimenti avrebbe giocato dall’inizio. Ora testa alla Fiorentina mercoledì, perchè se non torneremo ad essere quelli soliti la pagheremo e lo sanno anche i giocatori”.

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SASSUOLO-BENEVENTO 1-0: LA CRONACA

“Paolo Rossi? Con Maradona è una perdita pesante”

“Perchè ho detto piccola squadra? Non vuol dire togliere l’ambizione, è solo fare ordine. Ci sta che il Sassuolo pareggi a Roma, anche se in superiorità numerica. I giudizi e le aspettative poi cambiano, con quel punto che viene preso in maniera negativa… e allora cerchiamo di essere sempre ambiziosi, ma senza dimenticare da dove siamo partiti tre anni fa con i giovani, anche io sono un allenatore giovane. E non mi piace mescolar le cose, non tutto è dovuto e non voglio che arrivi troppa pressione ai ragazzi: dobbiamo giocare, divertirci e migliorarci puntando al massimo possibile. Caputo? Manca anche Defrel, lui due anni fa è stato l’acquisto fatto più importante insieme a Chiriches. A noi se ci tolgono sia Caputo che Defrel diventa un problema. L’assenza di Caputo pesa, ma quella di Defrel lo è ancora di più, senza entrambi soffriamo e per questo dobbiamo essere contenti dei risultati. Siamo in una posizione bellissima e quando torneranno ripartiremo per far meglio”. Su Paolo Rossi, appena scomparso:”Io ero piccolo nell’82, ma già il nome dice tutto. È un periodo così, si somma alla morte di Maradona e sono due perdite davvero pesanti per quelli della mia generazione. Sono due giocatori che hanno lasciato qualcosa in più di quanto hanno fatto in campo” ha concluso.

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