Dalla festa illegale in pandemia ai ritardi in azzurro: tutte le bravate di Kean

All’Everton, in Nazionale, coi bianconeri. Il ritardo in Juventus-Atletico Madrid è solo l’ultimo episodio dal punto di vista disciplinare

Gli episodi

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A 22 anni compiuti lo scorso 28 febbraio, questa ennesima intemperanza potrebbe costargli più di un’esclusione in amichevole, nonostante un precampionato in cui si è messo in mostra con una doppietta al Barcellona. Già un anno fa il giocatore – che non giocherà la prima di campionato contro il Sassuolo per squalifica – aveva perso un treno importante nella sua carriera: in Nazionale Mancini lo aveva convocato per il ritiro pre-Europeo, ma il suo scarso rendimento e l’atteggiamento mostrato in campo nell’amichevole contro San Marino avevano fatto la differenza tenendolo fuori dalle scelte finali del Ct.

In Under 21

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E pensare che, in Azzurro, non era neanche la prima volta. Ancor prima, nel 2019, Kean è stato al centro di polemiche in U21: fu punito dal Ct Di Biagio per essersi presentato in ritardo insieme a Zaniolo al risveglio muscolare – per l’ennsima volta – nella preparazione al match poi vinto 3-1 contro il Belgio.

La festa in lockdown

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Anche all’estero, al tempo vestiva la maglia dell’Everton, Moise non si è fatto mancare i riflettori per un passo falso fuori dal campo. Durante il lockdown più duro per il Covid 19 – era fine aprile del 2020 – non solo partecipò a una festa con diversi ospiti in aperta violazione della quarantena obbligatoria, ma fu lui stesso a inviare le immagini in un gruppo Snapchat, di diverse ragazze al party illegale impegnate nella lap dance, con tanto di didascalia beffarda: “Quarantena pulita”. Durissima condanna dell’Everton e una maxi multa da 160 mila sterline. Ieri alla Continassa Moise ci è ricascato, sarà l’ultima volta?

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